2011-06-24 15:38:59

Giappone: appello dei vescovi all'impegno stabile dei cattolici per le vittime dello tsunami


“Verso il recupero dopo la tragedia del terremoto nel Nord-est del Giappone”, è il titolo della lettera che i vescovi del Paese del Sol Levante hanno indirizzato a tutti i fedeli. “A causa di questa disgrazia”, affermano i presuli parlando del terremoto e dello tsunami dell’11 marzo scorso, “sono morte circa 20 mila persone, e fino ad ora sono senza numero gli scomparsi. Non smettiamo di pregare così: Dio di profonda misericordia, ti chiediamo di ricevere nelle tue mani tutte le persone che sono morte in questa disgrazia senza poter dire una parola di addio ai loro familiari e ai loro cari. Nello stesso modo ti preghiamo per tutte le famiglie che sono state distrutte per aver perso una persona cara, e che tu conceda loro una speranza sufficiente per continuare a vivere e superare questo grande dolore”. Riferisce AsiaNews che i vescovi si rammaricano del fatto che molte persone “sono obbligate a vivere in rifugi di fortuna, e altri in dimore temporanee in condizioni molto difficili e stressanti”, mentre “attualmente non si può parlare di un pieno controllo della contaminazione radioattiva a causa degli incidenti nella centrale nucleare”. Il documento approvato dai presuli afferma inoltre che “fino a questo momento la Chiesa cattolica ha indirizzato gli aiuti attraverso la Caritas Japan. Ma senza dubbio, osservando la grandezza del disastro abbiamo deciso che l’aiuto che daremo al recupero sarà d’ora in avanti una forma concreta attraverso tutte le diocesi del Giappone. Per questo desideriamo che tutti i sacerdoti, religiosi e tutti i nostri fratelli e sorelle nella fede si uniscano in forma continua e stabile a questo appello che facciamo”, chiedendo nello stesso tempo “a tutti i nostri fratelli del Giappone e del resto del mondo preghiere e aiuto, e che camminino insieme a noi” (M.R.)







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