A Roma, in corso l'ottavo Simposio internazionale dei docenti universitari
“L’università, oggi deve essere una comunità di docenti e studenti, ma perché questo
possa accadere deve essere laica, cioè aperta al confronto per consentire agli universitari
credenti di vivere nella convinzione che Dio regge la storia, con le implicazioni
del vivere civile e del lavoro universitario”. Lo ha affermato, ieri pomeriggio a
Roma, il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, salutando gli oltre 400 partecipanti
all’VIII Simposio internazionale dei docenti universitari, dal titolo “L’università
e la sfida dei saperi. Quale Futuro?”, promosso dall’Ufficio diocesano di Pastorale
universitaria. L'Università, ha proseguito il porporato, "deve riconoscere pari diritti
e doveri a chi nega questa ipotesi. Ma come si potrà perseguire questa armonia? Attraverso
un confronto sempre aperto tra “soggetti” portatori di ermeneutiche diverse. Cioè
la mia visione dovrà essere sempre e solo proposta, mai imposta, alla libertà
dell’altro. E implicherà l’attendersi uguale rispetto e interesse dialogico da parte
degli altri.” Monsignor Enrico Dal Covolo, rettore della Pontificia Università Lateranense
che ha ospitato l’evento, ha posto in evidenza l’emergenza educativa nelle Università,
troppo spesso trascurata a discapito degli studenti. “L’ambiente universitario – ha
spiegato – viene visto come un dominio dei docenti-baroni, che usano di questa struttura
a scopo di potere, e non forniscono agli studenti ciò che essi chiedono, cioè una
solida preparazione”. Bisogna invece sollecitare l’Università alla formazione dei
formatori, affinché si apra un circolo tra le varie branche del sapere, e accolga
la sfida per l’università del futuro. All’incontro ha partecipato anche Eric McLuhan,
docente emerito di comunicazione dell’Università di Toronto, che ha sottolineato:
“E’ tempo di riunire i frammenti dispersi della nostra comprensione cattolica del
processo comunicativo, e affermare la teoria cattolica della comunicazione. La teoria
tradizionale non ha la capacità di spiegare il presente e il conseguente stato di
confusione offre certamente al padre della menzogna grandi opportunità”. Ma c’è anche
un'altra forma di comunicazione che offre la base per qualsiasi teoria cattolica:
“La simultaneità e la trasformazione - ha continuato McLuhan - caratterizzano l’azione
non solo dei sacramenti, ma anche il nostro senso della tradizione e della comunione
dei santi, cioè un ulteriore aspetto della comunicazione cattolica”. Poi, riferendosi
al Simposio ha concluso: “Le quattro aree della ricerca universitaria – cioè la bellezza,
la giustizia, il bene e la verità – invitano alla contemplazione di tutte le forme
di comunicazione: ambientale, tecnologica, culturale e del pensiero critico”. Oggi,
l’incontro prosegue con quattro workshops paralleli, nei quali i docenti si
confronteranno sulle quattro aree del Simposio. ( A cura di Marina Tomarro)