L'associazione "Meter" apre una sede a Roma: con noi, il fondatore don Di Noto
"Meter", l’associazione onlus impegnata nella difesa dei bambini, ha aperto una sede
a Roma in via Niccolò Macchiavelli, in zona Termini. La nuova struttura, si avvale
della presenza concreta di volontari e professionisti con l’obiettivo di educare alla
cultura dell'infanzia per prevenire abusi e progettare interventi a favore delle piccole
vittime. Nell’intervista di Emanuela Campanile, il fondatore di "Meter", don
Fortunato Di Noto si sofferma sulla lotta alla pedofilia:
R. – La pedofilia,
l’abuso sessuale, l’abuso in genere sul’infanzia, oggi più che mai, è veramente una
delle più grandi piaghe dell’umanità. Non dobbiamo fermarci agli appelli. La sede
di Roma nasce dall’invito pressante che Benedetto XVI, proprio il 25 aprile scorso,
ha rivolto a noi rappresentanti a Castel Gandolfo alla recita dell’Angelus quando
ci ha incoraggiato e ci ha detto di continuare quest’opera. Ricevere questo messaggio
del Santo Padre per noi è stato non solo un conforto ma un rilancio ulteriore di servizio
ecclesiale e inoltre ci ha detto che dobbiamo aiutare anche le parrocchie, gli oratorii,
coloro che si occupano di bambini, ad agire in rete, agire senza gelosie ma in una
gioiosità pastorale per far sì che possiamo promuovere questo tipo di servizio.
D.
–C’è anche un sito web dell'associazione: www.associazionemeter.it.L’associazione
"Meter" ha un numero verde: 800.455.270. Che cosa fa l'associazione? Come lavorate?
R.
– La cosa più importante è la nostra presenza nel territorio, in maniera non certamente
virtuale ma reale. Per chi ha bisogno di contattarci per qualsiasi problema - non
soltanto legato all’emergenza e quindi all’abuso in sé ma anche per richieste di percorsi
di formazione, interventi nelle parrocchie per i catechisti, per i parroci, per i
vescovi... - noi diventiamo servitori di tutto ciò che riguarda l’infanzia in un percorso
educativo, in un percorso formativo, in un percorso informativo. Siamo nel territorio
perché per noi questo è di fondamentale importanza; sarebbe inutile avere una sede
virtuale tanto per ricevere una volta tanto qualche telefonata. I volontari, i nostri
operatori - residenti a Roma e nella diocesi di Roma - sono a disposizione per l’emergenza,
per i percorsi di prevenzione, per i percorsi di informazione, per incontri nelle
scuole, incontri nelle parrocchie… Ma, poi, non dimentichiamo i rapporti con le università,
i rapporti con il mondo culturale, con il mondo imprenditoriale, con il mondo artistico;
portiamo avanti anche una rappresentazione attraverso una fiaba per aiutare i bambini
a crescere in maniera attenta, vigile, sempre non legata solo all’abuso. Quindi, una
serie di servizi che non vuole “colonizzare” Roma ma anzi, al contrario, vuole mettere
un valore aggiunto, un valore positivo, a ciò che già c’è a Roma e quindi di conseguenza
con la specificità, che è un carisma proprio di "Meter", che vuole incidere nella
realtà. Quando abbiamo siglato con mons. D’Ercole, il vescovo ausiliare dell’Aquila,
con il movimento “tra Noi”, che è della diocesi di Roma e che ci ha fornito questa
possibilità, questo immobile, abbiamo detto che la nuova struttura vuole diventare
un servizio e noi siamo servitori dei bambini di Roma, servitori dei piccoli fedeli
di Roma, servitori dei piccoli cittadini di Roma: chiedete il nostro intervento, chiedete
la nostra presenza, e noi saremo lì col nostro carisma, con la nostra specificità,
con un nostro modo di agire senza allarmismi e senza "caccia alle streghe" di turno,
come spesso sta accadendo in questi ultimi tempi, ma favorendo una cultura nuova alla
luce del Vangelo, alla luce di un’esperienza ventennale riconosciuta in tutto il mondo.
(bf)