2011-06-23 14:52:48

Indonesia: accuse di reticenza al presidente nel combattere le violenze contro i cristiani


Dal 2006, ci sono stati più di 200 attacchi a chiese in Indonesia, ma il presidente Yudhoyono viene considerato “piuttosto reticente” nel difendere la minoranza cristiana del Paese. E’ quanto ha affermato Theophilus Bela, presidente del forum comunitario Jakarta Christian all'organizzazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), sottolineando che nei primi cinque mesi di quest'anno si sono verificati 14 attacchi a chiese, e in tutto il 2010 ne sono stati registrati 46. Riporta l’agenzia Zenit che Bela accusa l'Amministrazione del presidente indonesiano di non fare abbastanza per affrontare la violenza islamista anticristiana.“Il presidente Yudhoyono dorme se c'è un attacco alle chiese cristiane”, ha denunciato, e “se il presidente dorme, la polizia fa lo stesso”. Yudhoyono è giunto alla Presidenza del Paese nel 2004 e da allora ci sono stati 286 attacchi a chiese, in un bilancio mai così grave dalla fine degli anni novanta. Secondo Bela i 28,5 milioni di cristiani continuano ad essere il gruppo religioso più perseguitato del Paese. In Indonesia solo il 3% della popolazione è cattolico e circa il 6% è protestante. La maggioranza, l'86%, è di religione musulmana. Circa l'aumento a lungo termine degli attacchi estremisti contro i cristiani, Bela ha spiegato che i musulmani delle città hanno reagito male all'arrivo dei cristiani provenienti da aree rurali alla ricerca di impieghi creati dagli investimenti del Governo in fabbriche e altre attività. “Noi cristiani non abbiamo paura perché siamo cittadini di questo Paese, come altri gruppi della nostra società”, ha segnalato Bela: “Il nostro Paese si basa su un'ideologia pluralista e non abbiamo una religione di Stato” (M.R.)







All the contents on this site are copyrighted ©.