L’Ucraina ricorda oggi le vittime del nazismo e del comunismo
Su iniziativa della Chiesa greco-cattolica, il segretariato del Consiglio delle Chiese
e delle organizzazioni religiose in Ucraina ha deciso di celebrare oggi, 22 giugno,
la «Giornata di preghiera interconfessionale» in memoria delle vittime del nazismo
e del comunismo. «Questa data», ricorda l’arcivescovo maggiore di Kyiv-Halyč, Sviatoslav
Shevchuk, in un messaggio inviato al clero e ai fedeli in occasione del settantesimo
anniversario dell’invasione dell’Unione Sovietica da parte della Germania nazista,
«è stata segnata da un orribile spargimento di sangue causato da entrambe le parti.
Certamente è una giornata di lutto per la nostra terra ucraina coperta dal sangue
di vittime innocenti». Per questo, spiega il presule, il 22 giugno «sarà un giorno
di preghiera, di memoria e di riconciliazione». Il messaggio — come riporta il Religious
information service of Ukraine ripreso da L'Osservatore Romano — sottolinea che il
Consiglio delle Chiese ucraino ha aderito all’iniziativa dei greco-cattolici di dichiarare
il 22 giugno «Giornata di preghiera interconfessionale», contro qualsiasi regime totalitario,
mentre «alcune forze politiche vogliono usarlo per dividere il nostro popolo». In
una conversazione telefonica con monsignor Shevchuk, della quale dà notizia il settimanale
«Korrespondent», il sindaco di Lviv, Andriy Sadovy, ha appoggiato l’idea di tenere
nella città il servizio di preghiera interconfessionale, perché il 22 giugno 1941
per gli ucraini «non rappresenta solo l’inizio della guerra contro la Germania nazista
ma anche il giorno in cui ha cominciato a venire a galla la terribile verità circa
i crimini commessi dai comunisti nei territori occidentali dell’Ucraina». Sadovy si
riferisce in particolare alle vittime della repressione staliniana compiuta nella
regione storica della Galizia (divisa tra Polonia e Ucraina) fra il 1939 e il 1941:
centinaia di migliaia di persone vennero uccise solo perché erano patrioti, preti
e intellettuali. «Il nostro compito — ha detto il sindaco — è ricordare al mondo che
Stalin e i suoi seguaci meritano la stessa condanna e punizione da parte della storia
di Hitler e del nazismo». L’8 e il 9 maggio scorsi, il comitato Giustizia e Pace della
Chiesa greco-cattolica ucraina aveva organizzato, sempre a Lviv, il sesto incontro
annuale di riconciliazione (tra le persone, le generazioni e le nazioni), in occasione
della Giornata del ricordo delle vittime della seconda guerra mondiale. (T.C.)