A Dax, in Francia, la beatificazione di suor Marguerite Rutan, martire durante
la Rivoluzione francese
Con una Celebrazione eucaristica a Dax, in Francia, oggi pomeriggio è stata proclamata
Beata suor Marguerite Rutan, religiosa vissuta nel XVIII secolo, professa della Congregazione
delle Suore Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli e Martire della fede. Ha
presieduto la liturgia, a nome del Santo Padre, il cardinale Angelo Amato, prefetto
della Congregazione delle Cause dei Santi. Il servizio di Marco Guerra:
Una pioniera
dell’azione sociale. Così viene ricordata la Figlia della Carità di San Vincenzo
de' Paoli, Marguerite Rutan, che operò per lungo tempo a Dax, nel sud-ovest
della Francia, dove poté compiere con zelo e professionalità il servizio della carità
per gli ammalati, i poveri e le consorelle, attraverso importanti attività come l’apertura
di una scuola e l'accoglienza di bambine abbandonate. Ma chi era suor Marguerite
Rutan? Lo spiega il cardinaleAngelo Amato
intervistato da Roberto Piermarini:
Ottava di
quindici figli, 4 maschi e 11 femmine, Margherita nacque a Metz il 23 aprile 1736,
in una famiglia operaia ma benestante. Il padre, avendo notato l’intelligenza della
figlia, la iniziò ai principi di architettura, genere di cose che all’epoca non erano
consuete per le donne. Ma la Provvidenza la preparava alle responsabilità future della
sua vita religiosa. A 21 anni Margherita entra tra le Figlie della Carità nella Casa
Madre di Parigi a Faubourg Saint-Denis. Per 37 anni, fino alla sua morte, fu al servizio
dei poveri in diversi ospedali francesi.
L'instancabile impegno per
gli “ultimi” non la mise a riparo negli anni tragici della Rivoluzione: a Dax le Figlie
della Carità furono soppresse il 20 aprile 1792. Suor Margherita fu arrestata e incarcerata
l’anno successivo. Messa in totale isolamento, dopo due processi sommari fu ghigliottinata
il 9 aprile 1794. Le accuse erano quelle di sabotare la Rivoluzione. Questo, perché
la Serva di Dio aveva rifiutato di sottoscrivere il giuramento civile al regime rivoluzionario
ateo e anticattolico. Il perché di tanto accanimento ci viene spiegato dal cardinale
Amato:
I rivoluzionari erano dichiaratamente avversi alle Figlie della
Carità, perché con il loro servizio sacrificato ai poveri e agli ammalati contraddicevano
alle accuse di parassite della società rivolte alla monache. Del resto la Rivoluzione
francese sfociò non nel paradiso in terra ma in un periodo di terrore, dove le parole
libertà, uguaglianza e fraternità furono dissacrate. In realtà, solo nel Vangelo quelle
parole rispondono a verità, perché sorrette da una parola che dà loro il vero significato,
la carità.
Ma di lì a poco il regime del terrore cessò. E passata
la furia scatenata dalla dottrina materialista, il popolo della Francia fu in grado
di riconosce i frutti di quanto fu seminato da suor Marguerite Rutan. Sentiamo
ancora il cardinale Amato:
Un anno più tardi, il Direttorio
del distretto di Dax esplicitamente dichiarava che il comune di Dax avrebbe rimpianto
a lungo una donna virtuosa, creatrice del più bel edificio ospedaliero, disumanamente
sacrificata con accuse immotivate.