Giornata mondiale del rifugiato, l’appello di monsignor Nubuash ai fedeli dell’Africa
australe
Si celebra lunedì prossimo la decima Giornata mondiale del rifugiato, in origine dedicata
ai soli rifugiati africani. Per l’occasione, mons. Frank Nubuasah, vicario apostolico
di Francistown in Botswana e membro della Conferenza episcopale che riunisce i vescovi
di Sudafrica, Botswana e Swaziland, ha inviato un messaggio all’agenzia Fides in cui
ricorda come la giornata non serva solo “a far crescere la consapevolezza sulla difficile
situazione dei rifugiati e a mettere in luce le ingiustizie che la comunità umana
ha fatto ai suoi membri, ma celebra anche i contributi positivi offerti dai rifugiati
e dalla comunità dei migranti”. Sull’esempio della Santissima Trinità, modello perfetto
per le relazioni umane, il presule chiede alle comunità cattoliche dell'Africa australe
di fare un esame di coscienza su come vengano accolti i rifugiati che vivono nei loro
Paesi: “Nel momento in cui i rifugiati e altre persone sfollate continuano a subire
la mancanza di amore e le ingiustizie, vi imploriamo di creare comunità che imitino
la Santissima Trinità e che vivano nell'amore e nella compassione reciproci”. “Mentre
celebriamo la Giornata Mondiale del Rifugiato noi, i vostri vescovi, vi esortiamo
ad aiutare i rifugiati”, ha concluso mons. Nubuasah, “vi chiediamo come seguaci di
Cristo, di opporvi al male della xenofobia che minaccia di dividere la comunità degli
esseri umani. Ogni persona deve fare quello che può per unirsi contro la malvagità
della xenofobia e per impegnarsi a costruire la comunità dell'amore”. (M.R.)