Portogallo: il cardinale Policarpo condanna l'aborto facile
L'attuale legge sull'aborto in Portogallo “non è stata rispettata”. La denuncia, ripresa
dalla Zenit, è stata lanciata dal cardinale José Policarpo, riferendosi in particolare
alla mancanza di “consulenza preventiva” e alla ripetizione delle interruzioni di
gravidanza. Il presidente della Conferenza episcopale portoghese (Cep) ha detto che
“la consulenza preventiva per la donna che chiede un aborto, prevista chiaramente
nella legge, non è stata effettuata”, e ha parlato anche di “persone che effettuano
un aborto varie volte”. La legge sull'aborto in Portogallo determina un periodo di
riflessione non inferiore a tre giorni a partire dalla realizzazione della prima visita.
Dopo aver affermato che non è “un segreto per nessuno che la Chiesa non si identifica”
con la legge che permette l'aborto fino a 10 settimane di gestazione, il patriarca
di Lisbona ha dichiarato che “queste leggi non sono mai definitivamente risolte”,
perché possono sempre sorgere “nuove circostanze”. Il cardinale Policarpo ha ammesso,
infine, che possono mancare “condizioni politiche” per rivedere la legislazione al
riguardo, ma ha promesso che i vescovi “staranno attenti” a monitorare la situazione.
(M.G.)