2011-06-17 14:37:14

Appello dell’arcivescovo di Managua per una più incisiva strategia antiviolenza


L'arcivescovo di Managua, in Nicaragua, mons. Leopoldo Brenes ha lanciato ieri un accorato appello alle autorità del Paese affinché “siano più incisivi ed efficaci nella lotta contro ogni tipo di delinquenza”. Il prelato, preoccupato come lo sono i suoi confratelli, per i livelli di aggressività e arroganza e raggiunti da diversi gruppi di delinquenti, che come dimostrano i recenti fatti nella Chiesa di Sant'Agostino non si fermano neanche davanti alla sacralità dei templi, ha prospettato il bisogno di rilevanti riforme legali. “Ci sono nell'ambito legale - ha dichiarato mons. Brenes - alcuni vuoti che occorrerebbe affrontare” e in questo senso ha lanciato un invito ai giuristi affinché s'impegnino nella ricerca di contributi per migliorare gli strumenti di repressione e prevenzione. “D'altra parte - ha specificato l'arcivescovo - la Chiesa stessa è chiamata a dare il suo contributo, e in particolare penso ai movimenti diocesani della pastorale giovanile, così come ad altre confessioni religiose presenti in Nicaragua”. “Occorre arrivare ad una legge contro ogni forma di delinquenza - ha proseguito il presule - che sia rispondente alla grave situazione che attraversa il Paese. Occorre pensare a buone leggi, ma anche alla volontà di applicarle e farle rispettare non dimenticando mai la riabilitazione soprattutto dei più giovani". Mons. Brenes ha poi spiegato di ritenere non necessaria la via dell'aumento delle pene poiché, ha aggiunto, “siamo di fronte a una questione di valori nello spirito dei quali è necessario educare tutti fin da piccoli. Spesso i giovani che delinquono loro sessi, in passato, sono stati vittime di altri delitti e là dove la violenza era parte della propria vita, prima o dopo si finisce adottarla come metodo di vita personale”. Ricordando la dimensione sociale della questione, il prelato ha richiamato anche al dovere e al contributo della famiglia e dei genitori per poi rilevare l'importanza di un sistema scolastico adeguato soprattutto perché "capace di insegnare e trasmettere valori alti e trascendenti". La cultura della vita, alla base di una convivenza sana, produttiva e pacifica, è “un punto di partenza e di arrivo che non può mai mancare in qualsiasi strategia chiamata combattere ogni tipo di violenza”, ha concluso l'arcivescovo di Managua. (L.B.)







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