2011-06-17 16:29:42

ANGOLA. La Diocesi di Lwena deplora il furto di una statua della Beata Vergine Maria


La Diocesi di Lwena, in Angola, ha condannato in modo fermo il furto di una statua della Beata Vergine Maria, avvenuto nei giorni scorsi. L’icona mariana apparteneva alla Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Oltre al furto, è stata distrutta anche una statua di Don Bosco, conservata nel Centro educativo salesiano della città. In una nota a firma del vescovo della diocesi, Jesùs Tirso Blanco, la Chiesa locale deplora “questi atti di intolleranza religiosa e vandalismo”, chiedendo, al contempo, alle parrocchie e alle comunità religiose di “avere estrema cura nella protezione degli oggetti religiosi, in particolare del tabernacolo”. La Diocesi di Lwena concede, poi, il perdono ai colpevoli di tali gesti, ma affida comunque il caso alle autorità competenti, “affinché, attraverso le misure appropriate, impediscano il ripetersi di questi spiacevoli eventi”. Infine, la nota conclude ricordando che “la Chiesa cattolica è stata fondata da Gesù Cristo ed è costantemente assistita dallo Spirito Santo” e che “la distruzione di oggetti sacri e dei luoghi di culto, il porre ostacoli alla diffusione del Vangelo, la persecuzione dei suoi membri per motivi religiosi, o sotto forma di accuse infondata, o attraverso aggressione fisica, renderà la Chiesa sempre più forte, più solida e più unita”. (PIRO)

Di seguito, riportiamo il comunicato stampa emesso da Jesús Tirso Blanco, S.D.B., vescovo della diocesi di Lwena, per esprimere la sua posizione riguardo al furto di una statua della Vergine appartenente alla Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice e alla distruzione di una statua di Don Bosco del Centro Educativo di Lwena.

Di fronte al furto della statua della Vergine di proprietà delle Figlie di Maria Ausiliatrice del quartiere Santa Rosa e la distruzione della statua di Don Bosco del Centro Educativo, la Diocesi di Lwena afferma quanto segue:
a) Condanniamo questi atti di intolleranza religiosa e vandalismo.
b) Chiediamo ai parroci responsabili delle cappelle, e alle comunità religiose, di avere estrema cura nella protezione degli oggetti religiosi, in particolare del tabernacolo.

c) Per quanto riguarda gli autori di questi atti, estendiamo il nostro perdono, in seguito al mandato evangelico, e tuttavia affidiamo il caso alle autorità, affinché attraverso le misure appropriate impediscano il ripetersi di questi spiacevoli eventi.
d) La Chiesa Cattolica è stata fondata da Gesù Cristo ed è costantemente assistita dallo Spirito Santo: la distruzione di oggetti sacri e dei luoghi di culto, il porre ostacoli alla sua diffusione, la persecuzione dei loro membri per motivi religiosi, o sotto forma di accuse infondata, o attraverso aggressione fisica, renderà la Chiesa sempre più forte, più solida e più unita.

In Cristo Gesù.
Mons. Tirso Blanco, S.D.B.
Vescovo di Lwena








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