ANGOLA. La Diocesi di Lwena deplora il furto di una statua della Beata Vergine Maria
La Diocesi di Lwena, in Angola, ha condannato in modo fermo il furto di una statua
della Beata Vergine Maria, avvenuto nei giorni scorsi. L’icona mariana apparteneva
alla Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Oltre al furto, è stata distrutta
anche una statua di Don Bosco, conservata nel Centro educativo salesiano della città.
In una nota a firma del vescovo della diocesi, Jesùs Tirso Blanco, la Chiesa locale
deplora “questi atti di intolleranza religiosa e vandalismo”, chiedendo, al contempo,
alle parrocchie e alle comunità religiose di “avere estrema cura nella protezione
degli oggetti religiosi, in particolare del tabernacolo”. La Diocesi di Lwena concede,
poi, il perdono ai colpevoli di tali gesti, ma affida comunque il caso alle autorità
competenti, “affinché, attraverso le misure appropriate, impediscano il ripetersi
di questi spiacevoli eventi”. Infine, la nota conclude ricordando che “la Chiesa cattolica
è stata fondata da Gesù Cristo ed è costantemente assistita dallo Spirito Santo” e
che “la distruzione di oggetti sacri e dei luoghi di culto, il porre ostacoli alla
diffusione del Vangelo, la persecuzione dei suoi membri per motivi religiosi, o sotto
forma di accuse infondata, o attraverso aggressione fisica, renderà la Chiesa sempre
più forte, più solida e più unita”. (PIRO)
Di seguito, riportiamo il comunicato
stampa emesso da Jesús Tirso Blanco, S.D.B., vescovo della diocesi di Lwena, per esprimere
la sua posizione riguardo al furto di una statua della Vergine appartenente alla Comunità
delle Figlie di Maria Ausiliatrice e alla distruzione di una statua di Don Bosco del
Centro Educativo di Lwena.
Di fronte al furto della statua della Vergine di
proprietà delle Figlie di Maria Ausiliatrice del quartiere Santa Rosa e la distruzione
della statua di Don Bosco del Centro Educativo, la Diocesi di Lwena afferma quanto
segue: a) Condanniamo questi atti di intolleranza religiosa e vandalismo.
b) Chiediamo ai parroci responsabili delle cappelle, e alle comunità religiose, di
avere estrema cura nella protezione degli oggetti religiosi, in particolare del tabernacolo.
c) Per quanto riguarda gli autori di questi atti, estendiamo il nostro perdono,
in seguito al mandato evangelico, e tuttavia affidiamo il caso alle autorità, affinché
attraverso le misure appropriate impediscano il ripetersi di questi spiacevoli eventi.
d) La Chiesa Cattolica è stata fondata da Gesù Cristo ed è costantemente assistita
dallo Spirito Santo: la distruzione di oggetti sacri e dei luoghi di culto, il porre
ostacoli alla sua diffusione, la persecuzione dei loro membri per motivi religiosi,
o sotto forma di accuse infondata, o attraverso aggressione fisica, renderà la Chiesa
sempre più forte, più solida e più unita.
In Cristo Gesù. Mons. Tirso Blanco,
S.D.B. Vescovo di Lwena