Rapporto annuale della Croce Rossa Italiana: da Haiti al Pakistan, solidarietà senza
confini
Trecentoquarantamila gli indigenti soccorsi in Italia, 2.500 le iniziative sociali
e attività di protezione civile su tutto il territorio nazionale: sono i numeri dell’azione
della Croce Rossa Italiana (Cri) che ieri, nel giorno del suo compleanno – è stata
infatti fondata il 15 giugno del 1864 – ha presentato la seconda edizione del suo
Rapporto annuale. Sono circa 150 mila i volontari della Cri che quest’anno si sono
trovati davanti anche a difficili crisi internazionali. Il servizio di Francesca
Sabatinelli:
La produzione
di 1.500 pasti caldi al giorno e la gestione di un impianto da 80 mila litri di acqua
potabilizzata ogni 12 ore: sono i numeri dell’impegno di Croce Rossa Italiana ad Haiti,
la principale crisi umanitaria che l’organizzazione si è trovata a fronteggiare in
ambito internazionale. Patrizia Ravaioli, direttore generale
della Croce Rossa Italiana:
R. - Sulla scena internazionale l’emergenza
più drammatica che abbiamo seguito è sicuramente stata quella di Haiti, anche se per
l’entità e le dimensioni c’è stata - purtroppo - anche quella del Pakistan e quella
del Cile, che abbiamo seguito come Croce Rossa Italiana. A livello nazionale, c’è
da segnalare l’emergenza delle alluvioni che ci sono state soprattutto nel Nord del
Paese. Su queste i nostri volontari sono intervenuti con 2-3 ore di preavviso e quindi
veramente in maniera immediata. Una capacità di risposta straordinaria…
D.
– E’ stato detto che il 2010 è “anno di svolta”, perché?
R. – E’ per
noi un anno di svolta perché in una grande organizzazione come la nostra è molto complesso
reperire tutti i dati che restituiscano poi le cifre e le dimensioni di tutte le attività
che si fanno. La Croce Rossa è molto nota per l’emergenza e per la sua attività in
particolare per il 118; ma non sempre si conoscono tutte le altre attività che vengono
svolte da Croce Rossa. Ecco, l'Annual report ha il valore di riferirle tutte.
D.
– Le nuove sfide, i nuovi obiettivi che Croce Rossa Italiana si è posta da qui – addirittura
– al prossimo anno?
R. – Un obiettivo fondamentale è quello di lavorare
sempre di più per quanto riguarda la trasparenza: chiunque dona un euro a Croce Rossa
deve essere in grado, in tempo reale, di andare sul nostro sito e vedere come è stato
speso quell’euro. Altre sfide, poi, sono sicuramente legate al fatto di essere ancora
più presenti sul territorio, facendo ancora di più per le persone che hanno bisogno.
Nel Report 2011, ci sarà tutta l’attività che stiamo facendo in questi mesi per l’emergenza
Nord Africa. Le emergenze, purtroppo, non vanno a diminuire, vanno anzi ad aumentare
e quindi noi dobbiamo essere sempre più pronti per intervenire: per noi l’emergenza
non può essere una cosa straordinaria, ma rappresenta l’ordinarietà della nostra attività.
(mg)