Santiagio del Cile: incontro regionale sulla prevenzione della tortura
Da oggi fino al 17 giugno, a Santiago del Cile, oltre 40 esperti dell'America latina
e dei Caraibi, sotto la presidenza del Relatore speciale Juan Méndez, nominato "ad
hoc" dal Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani, discuteranno sulla prevenzione
della tortura nell'intera regione che in un passato non lontano ha vissuto tragici
esperienze in questa materia, in particolare durante numerosi regimi militari. Juan
Méndez ha precisato che non si "deve smettere mai di lavorare in favore della fine
della tortura e dei maltrattamenti poiché sono pericoli in agguato anche in una piccola
caserma di polizia", ma soprattutto ha aggiunto "si deve lavorare molto ancora per
far rispettare gli obblighi internazionali, le politiche nazionali adottate dai parlamenti
così come tante riforme statali introdotte in questi ultimi anni". Sarà questa, in
definitiva, ha spiegato poi il Relatore Onu l'esortazione che sarà fatta ai rappresentanti
di Paesi come Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Giamaica, Messico, Venezuela,
Ecuador, Nicaragua e altri. L'incontro è stato organizzato sotto il patrocinio dell'Alto
Commissario Onu per i diritti umani, dell'Associazione per la prevenzione della tortura
e diversi Centri di studi legali e legislativi sulla materia. Nel corso dei contatti
per preparare l'incontro, la stampa cilena riferisce un'annotazione particolare: è
opinione unanime fra i partecipanti con rappresentanza politica e fra gli esperti
che il modo migliore, più efficace e solido per creare la consapevolezza di quanto
gravemente lesiva della dignità umana sia la tortura, è l'educazione, e dunque la
cultura della vita, da insegnare, promuovere e spiegare sin dai primi anni della scuola.
Tutti gli strumenti giuridici sia nell'ambito della prevenzione e poi anche nel campo
della repressione e della punizione sono necessari e utili, ma la cosa fondamentale,
ha dichiarato Juan Méndez, "è la presenza e il consolidamento di una coscienza, singola
e collettiva, dove la solo idea di tortura non abbia cittadinanza". (L.B.)