2011-06-14 13:47:01

Terra Santa: alla Messa di Pentecoste il patriarca Twal auspica la comunione interreligiosa


Lo Spirito Santo possa ispirare “un linguaggio comune capace di condurre alla pace”: è questa la preghiera che il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal ha formulato domenica alla Messa di Pentecoste celebrata al Cenacolo, sulla collina di Sion, a Gerusalemme. Il luogo è quello che la tradizione indica come quello in cui si trovavano riuniti gli apostoli e Maria quando si è verificata la discesa dello Spirito Santo. Oggi vi sorge un’abbazia di benedettini la cui cura pastorale è affidata a religiosi tedeschi. La celebrazione è stata definita dal patriarca un vero concerto di lingue, riferisce il sito lpj.org; sono stati eseguiti canti in gregoriano - sia in latino che in arabo - mentre la Scritture e le preghiere sono state lette in inglese, francese e tedesco. “La parola di Dio raggiunge ogni uomo nella propria lingua, nella propria cultura e nelle proprie tradizioni – ha detto il patriarca nella sua omelia – come segno di questa universalità della salvezza, dovuta al sangue di Gesù Cristo, la Chiesa vuole raggiungere ogni uomo nella propria lingua”. A fronte della diversità di idiomi attraverso i quali viene fatta conoscere la Parola di Dio, il patriarca latino di Gerusalemme ha ricordato che la carità ha invece un linguaggio universale e che nella Chiesa di Gerusalemme essa non ha frontiere. Ricordando poi che gli abitanti della Terra Santa sono per lo più musulmani ed ebrei, il patriarca ha aggiunto che c’è bisogno di comunione “con i nostri fratelli delle altre religioni”. “Il Sinodo – ha proseguito – ha ricordato il carattere urgente di un dialogo profondo, ecumenico ed interreligioso, con tutti i figli di Abramo”. (T.C.)







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