2011-06-14 15:44:16

Senegal: migliaia di presenze al tradizionale pellegrinaggio mariano di Popenguine


Decine di migliaia di fedeli cattolici del Senegal e dei Paesi vicini hanno partecipato, ieri, alla 123.ma edizione del pellegrinaggio mariano presso il Santuario di Popenguine, intitolato a “Nostra Signora della Liberazione”. A presiedere la Santa Messa, è stata la diocesi di Nouakchott, in Mauritania, rappresentata dal suo vescovo, mons. Martin Albert Happe. Nella sua omelia, il presule ha ribadito l’importanza del perdono e del dialogo tra i popoli, deplorando i principali mali dell’Africa, come la povertà, le malattie, i conflitti armati e la difficile situazione dei rifugiati. Mons. Happe ha poi invitato i fedeli a meditare sul tema della “riconciliazione, giustizia e pace”, soprattutto dopo aver visto che in Africa “i rifugiati vivono in condizioni disastrose; nelle città e nei villaggi c’è una povertà è scandalosa; la popolazione è affetta da malattie di ogni genere; le calamità naturali hanno conseguenze incalcolabili sugli abitanti e numerosi sono i conflitti armati in corso”. Per questo, ha insistito il presule, “bisogna cercare di rivedere il nostro stile di vita”, perché, “malgrado i progressi della scienza e della tecnologia”, molte persone “continuano a soffrire”, soprattutto a causa delle decisioni di alcuni governanti “che non tengono conto del bene comune”. “L’Africa non è stata abbandonata – ha detto mons. Happe – ma è nelle nostre mani e tutto ciò che chiede è uno spazio in cui rifiorire”. Infine, il presule ha invitato tutti i cristiani a meditare sul Nuovo Testamento, il cui messaggio è alla base “di una giustizia e di una riconciliazione migliore e di una pace vera”. Istituito nel 1888, su iniziativa di mons. Mathurin Picarda, all’epoca vicario apostolico di Senegambia, il pellegrinaggio di Popenguine rappresenta oggi anche un importante momento di dialogo interreligioso, poiché ad esso partecipano anche molti musulmani. (I.P.)







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