Il cardinale Bagnasco: reagire alla sonnolenza spirituale, ci fa essere meno vigili
davanti al male
"Se non alimentiamo ogni giorno l'anima nell'intimità di Cristo, allora anche il bene
si scolora, diventiamo meno vigili davanti alle maschere del peccato e diventiamo
preda del male, protagonisti del male". Lo ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco,
arcivescovo di Genova e presidente della Cei, nell'omelia pronunciata questa mattina
nella parrocchia dello Spirito Santo a Sestri Ponente, al centro della vicenda che
ha coinvolto l'ex parroco don Riccardo Seppia, arrestato con le accuse di induzione
alla prostituzione, offerta di stupefacenti e tentata violenza sessuale su minore.
Riferendosi alla solennità della Pentecoste, il porporato ha detto che senza lo Spirito
Santo "saremmo smarriti: non conosceremmo la meta del nostro peregrinare terreno,
saremmo senza criterio certo del bene e del male". Il porporato ha quindi ammonito:
"Dobbiamo reagire alla sonnolenza spirituale, che può insidiare progressivamente tutti
fino ad addormentare il cuore. Per questo il Signore risorto ci ha inviato il suo
Spirito di luce e di fuoco, per tenere deste le anime, vigili le menti, caldi i cuori
del calore della verità e dell'amore”. Ha poi espresso la sua gratitudine ai fedeli
per la bella e intensa partecipazione all’Eucaristia: "Ho sentito echeggiare la vostra
anima e il vostro cuore – ha detto - la volontà di guardare avanti, di non restare
ripiegati sotto le ferite, di rinnovare la fiducia, la speranza di stare uniti nell'amore
di Cristo e del Vangelo". Al termine dell'omelia i fedeli hanno rivolto all'arcivescovo
un lungo applauso per ringraziarlo della sua presenza e delle sue parole.