2011-06-12 08:09:22

A Dresda la Beatificazione di un sacerdote ucciso nel lager nazista di Dachau


Si svolge oggi a Dresda, in Germania - come ha detto ieri il Papa al Regina Caeli - il rito di Beatificazione di Luigi Andritzki, sacerdote diocesano, martire nel lager di Dachau, alla presenza del cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, rappresentante del Santo Padre. Alojs nacque il 2 luglio 1914 a Radibor (Sassonia), in una famiglia di cinque figli: i tre maschi scelsero gli studi di teologia e due divennero sacerdoti, tra cui il nuovo Beato. Dopo la maturità, studiò Teologia e Filosofia a Paderborn tra il 1934 e il 1937. Divenne portavoce degli studenti sorabi - comunità di lingua slava che risiedeva a est di Dresda - e redattore del loro giornale universitario. Dopo aver frequentato il seminario a Schmochtitz, fu ordinato sacerdote nella Cattedrale di S. Pietro a Bautzen, il 30 luglio 1939 e venne nominato responsabile della Pastorale giovanile, cappellano della Hofkirche di Dresda e direttore dei Pueri Cantores. I giovani lo ammiravano per la sua rettitudine e per il suo spirito sportivo. Per la sua noncuranza nei confronti del regime nazionalsocialista fu preso di mira dall’apparato statale. Dopo una rappresentazione teatrale, fu sottoposto a interrogatorio dalla Gestapo. Padre Alojs disse allora ai suoi giovani: Ciò non è che l’inizio”. Il 21 gennaio 1941 venne arrestato con l’accusa di “attacchi subdoli allo Stato e al Partito”. Nell’ottobre dello stesso anno 1941 fu deportato nel lager di Dachau. Durante il trasferimento fece la conoscenza del religioso benedettino Maurus Münch di Treviri. Fin dall’arrivo al campo, i due promisero solennemente di non lamentarsi mai e di non dimenticare in alcun momento la loro vocazione sacerdotale. Con altri sacerdoti formarono un circolo di studio in cui tre sere alla settimana si leggeva la Sacra Scrittura; dal gruppo biblico nacque anche un circolo liturgico. A Dachau Andritzki si ammalò di tifo. Prossimo alla morte, chiese al guardiano di poter ricevere la Santa Comunione; il guardiano rispose: “Vuole Cristo? Riceverà un’iniezione”. Il 3 febbraio 1943, Alojs Andritzki venne ucciso con un’iniezione letale. L’urna contenente le sue ceneri fu inumata nel Vecchio Cimitero cattolico di Dresda il 15 aprile 1943. Il vescovo di Dresden-Meissen, mons. Joachim Reinelt, avviava la fase diocesana del processo di Beatificazione di Andritzki il 2 luglio 1998; il 10 dicembre 2010, il Santo Padre Benedetto XVI autorizzava la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante il martirio del Servo di Dio. (A cura di Marina Vitalini)







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