2011-06-11 15:08:50

Libia: Gates accusa gli alleati della Nato. La Norvegia ferma i raid a fine luglio


Si combatte ancora in Libia, alle porte di Misurata e ad est di Tripoli. Proseguono anche i bombardamenti da parte delle truppe Nato e delle forze leali a Gheddafi, mentre non mancano le polemiche sulla gestione delle operazioni sul campo. Il servizio di Michele RaviartRealAudioMP3

A tre mesi dall’inizio delle operazioni in Libia, aumentano i malcontenti sulla gestione della missione da parte della Nato. Ieri, la coalizione aveva infatti incassato le critiche del ministro della Difesa americano, Robert Gates, che aveva lamentato le lacune politiche e militari in seno all’Alleanza e la defezione della Norvegia dalla partecipazione ai raid aerei a partire dal primo agosto. Oggi, sono invece i ribelli ad accusare la Nato di non aver bombardato quattro carri armati delle forze di Gheddafi diretti a Misurata, dove i combattimenti sono durati fino all’alba di questa mattina. Ieri si è combattuto a Zlitan, una delle tre città sotto controllo governativo tra Tripoli e Misurata, e nell’oasi di Gadamis, bombardata per la prima volta dall’inizio della rivolta dalle forze di Gheddafi, dopo le proteste anti-governative di mercoledì scorso. E mentre il primo ministro turco, Erdogan, annuncia di aver offerto al leader libico un salvacondotto per lasciare il Paese, aumentano i profughi che da Tripoli raggiungono la Tunisia. Tra loro, molti diplomatici di Paesi africani, che non vedono più garantita la loro sicurezza nella capitale, bombardata da giorni dalla Nato.

Siria
Continuano le violenze in Siria, dove la città di Jisr Al-Shogour, nel nordovest del Paese, è sotto assedio dai carri armati dell’esercito siriano. Ieri, gli elicotteri delle forze del presidente Assad hanno sparato sulla folla, uccidendo trenta persone durante le proteste. Aumentano anche i profughi ammassati al confine con la Turchia, mentre il segretario dell’Onu, Ban Ki-moon, definisce “inaccettabile” l’uso della forza militare da parte del regime siriano e si dichiara “profondamente preoccupato” dalle violenze.

Afghanistan
Quindici civili sono stati uccisi questa mattina in Afghanistan da una mina artigianale nelle provincia di Kandahar. Le vittime, tra le quali quattro donne e otto bambini, viaggiavano su un veicolo che ha accidentalmente colpito l’ordigno, nel distretto di Arghandab, feudo dei talebani a sud.

Elezioni in Turchia
A due giorni dal voto per le elezioni parlamentari in Turchia, il partito conservatore del premier Erdogan appare in vantaggio nella maggior parte dei sondaggi. Il partito “Giustizia e sviluppo” (Akp) si assicurerebbe così il terzo mandato consecutivo, senza tuttavia ottenere una maggioranza schiacciante. I socialdemocratici del Chp, principale forza di opposizione del Paese, dovrebbero aumentare i propri voti rispetto alle elezioni del 2007, pur rimanendo indietro rispetto al partito di governo. Particolarmente attesi sono i risultati dei nazionalisti dell’Mhp, i cui seggi potrebbero risultare decisivi per la riforma della Costituzione promossa da Erdogan.

Batterio killer
Sarebbero i germogli di legumi, fagioli e soia, all’origine dell’epidemia di Escherichia coli, il batterio killer che in Germania ha già ucciso 33 persone. A rivelarlo è Reinhard Burger, responsabile della sorveglianza sanitaria tedesca, il quale ha confermato che i consumatori che ''hanno mangiato germogli hanno una probabilità nove volte più alta di soffrire di diarrea emorragica rispetto a coloro che non li hanno mangiati''. “Scagionati” quindi cetrioli, pomodori e lattughe, indicati all’inizio quale fonte del contagio.

Referendum in Italia
Alla vigilia dei referendum di domenica su legittimo impedimento, acqua e nucleare, ieri, con una decisione unanime, la Corte costituzionale italiana ha deciso di considerare ammissibile il nuovo quesito referendario sul nucleare, riformulato dalla Cassazione dopo le modifiche contenute nel cosiddetto Decreto omnibus.Soddisfatti naturalmente i comitati referendari e le forze politiche di opposizione. Il servizio di Giampiero Guadagni: RealAudioMP3

Sono quattro i referendum sui quali gli italiani sono chiamati ad esprimersi. Il primo quesito – scheda di colore rosso – prevede l’abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali ad operatori economici privati. Il referendum numero due – scheda di colore giallo – propone l’abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua. Il terzo quesito – scheda di colore grigio – propone l’abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare. Infine, il referendum numero quattro – scheda di colore verde – propone l’abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del presidente del Consiglio a comparire in udienza penale. Si vota – ricordiamo – domani, domenica, dalle 8 alle 22, e lunedì, dalle 7 alle 15. Perché il referendum sia valido è necessario raggiungere il quorum fissato nel 50 per cento più uno degli aventi diritto. Per il quorum, che non si raggiunge da 16 anni, tifano le forze politiche di centrosinistra, mentre per la maggioranza l’astensione è un diritto e il risultato non avrà comunque effetto sul governo. A poche ore dall’apertura dei seggi, non è peraltro ancora chiaro se il voto dei residenti fuori Italia sarà conteggiato ai fini del quorum.

Sbarchi a Lampedusa
Ripresi questa notte gli sbarchi sull'isola di Lampedusa, dove sono approdati oltre 800 migranti provenienti dalla Libia. Due barconi in avaria sono stati soccorsi dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanzia mentre erano ancora fuori dalle acque territoriali, mentre altre due imbarcazioni sono approdate in mattinata. Nessun ferito tra i migranti, trasferiti nel centro di prima accoglienza di contrada Imbricola. (Panoramica internazionale a cura di Michele Raviart)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 162








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