Venerdi
10 giugno 2011 - Benedetto XVI ieri ai nuovi ambasciatori presso la Santa
Sede: "L’écologie humaine est une nécessité impérative. Adopter
en tout une manière de vivre respectueuse de l’environnement et soutenir la recherche
et l’exploitation d’énergies propres qui sauvegardent le patrimoine de la création
et sont sans danger pour l’homme, doivent être des priorités politiques et économiques.
Dans ce sens, il s’avère nécessaire de revoir totalement notre approche de la nature.
Elle n’est pas uniquement un espace exploitable ou ludique. Elle est le lieu natif
de l’homme, sa "maison" en quelque sorte. Elle nous est essentielle." La
casa dell'uomo: il pianeta terra. Il rispetto per la natura, necessario rifondarlo,
alla luce dei disastri recentemente avvenuti E poi la casa dei profughi, dei piccoli
afghani che stazionano a Roma nella stazione Ostiense, dimenticati da tutti, o
dei siriani che riparano in Turchia e si accampano attorno ai confini. E poi la casa
della cultura: in Italia prova a restaurarla l'imprenditore Diego della Valle,
divenendo socio del Teatro alla Scala... E ancora la casa dove dovrebbe rientrare
Cesare Battisti, di cui il governo di Roma reclama l'estradizione: il parere
di Giovanni Bachelet, che all'uccisione del padre , nel 1980 parlò di perdono
e che in questo caso sottolinea come Battisti non è niente affatto un perseguitato
politico, ma un rapinatore comune. Ancora: la casa della lingua e la ricchezza
della traduzione: se ne parla nell'ultimo numero della rivista Lettera Inernazionale,
presentato ieri presso la Società Dante Alighieri. Ai nostri microfoni la direttrice
Bianca Maria Bruno. Per finire: come Paolo VI chaimava gli zingari, i senza
casa. Domani Benedetto XVI riceverà alcune comunità nomadi...