2011-06-09 13:57:20

Congresso a Roma sulle nuove frontiere terapeutiche per la riabilitazione dei bambini con disabilità


L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù promuove da oggi fino all’11 giugno, presso il Centro congressi Angelicum della Pontificia Università San Tommaso D’Aquino a Roma, il 23.mo Meeting annuale dell’European Academy in Childhood Disability, il più importante Congresso sulle nuove frontiere terapeutiche per la riabilitazione dei bambini con disabilità. La quattro giorni romana riunirà i massimi esperti mondiali, provenienti da Europa, America, Asia e Sudamerica, per confrontarsi e fare il punto sulla ricerca nel campo delle neuroscienze e dei nuovi percorsi per il recupero funzionale dei bambini disabili anche attraverso il ricorso alla tecnologia robotica, ambito nel quale l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù rappresenta l’eccellenza a livello internazionale. Nel corso del Congresso saranno presentati i risultati delle ricerche dell'ultimo anno da parte di gruppi di studio internazionali. Sull’obiettivo del Meeting ascoltiamo il responsabile della Struttura complessa di neuroriabilitazione pediatrica del Bambino Gesù, Enrico Castelli, al microfono di Eliana Astorri:

R. - L’obiettivo è quello di confrontare gli specialisti che, a livello internazionale, si occupano del bambino con varie forme di disabilità e dei problemi delle loro famiglie. E’ il Congresso più importante e che raccoglie - in questo caso - più di 500 specialisti che arrivano da 48 nazioni diverse. Il Congresso è l’occasione per aggiornare le competenze professionali in diversi ambiti della disabilità, da quella motoria a quella cognitiva, a quella sensoriale, alle problematiche di tipo psicologico…

D. – Quali sono le nuove frontiere in questo campo per quanto riguarda le terapie?

R. - Ci sono diverse novità nel campo farmacologico, per esempio riguardo alla protezione del sistema nervoso dopo un danno o per facilitare il recupero dopo una lesione del sistema nervoso e del cervello. Vi sono nuove tecniche che si stanno affacciando in campo riabilitativo, che sono certamente delle novità assolute, come - ad esempio - l’impiego delle tecnologie e della robotica nel trattamento dei problemi di controllo motorio del braccio o della gamba. In questo caso, per la prima volta, abbiamo organizzato in questo Congresso una sessione dedicata proprio a questo tipo di strategia e di trattamento.

D. - Lei parla di post traumi, ma anche di lesioni genetiche?

R. - Diciamo che il Congresso si occupa di tutti i tipi di disabilità, indipendentemente da quella che ne è la causa, che colpiscono il bambino o l’adolescente: ci sono, quindi, sia lesioni congenite - la più frequente è la paralisi celebrale infantile, che colpisce un bambino su 500 nati vivi - sia tutte le cause di tipo acquisito e quindi dal trauma cranico all’ictus, alle encefaliti, ai tumori celebrali e così via.








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