Colombia: uccisa dirigente contadina, lottava per il diritto alla terra
Si batteva al fianco dei ‘campesinos’ poveri del quartiere Santa Cruz reclamando la
restituzione delle terre occupate illegalmente dai gruppi armati. Ana Fabricia Córdoba,
51 anni, è stata uccisa da un sicario a Medellín, 400 km a nord-ovest di Bogotá, mentre
era a bordo di un autobus del servizio pubblico. Lo riferisce la Misna. Secondo la
polizia, un uomo non identificato seduto alle sue spalle le ha sparato un colpo di
pistola alla nuca con il silenziatore prima di allontanarsi indisturbato. “Mi uccideranno
e nessuno fa niente” aveva detto di recente in un dibattito pubblico, denunciando
di essere da tempo bersaglio di minacce. Nel 2001 Ana Fabricia si era trasferita a
Medellín da Urabá, dove aveva perso il marito e un figlio, entrambi assassinati. Lascia
tre figli, tra cui una di 28 anni affetta da problemi psichiatrici. Nel 2008 aveva
fondato l’organizzazione ‘Líderes Adelante por un Tejido Humano de Paz’ (Latepaz)
che chiede la restituzione di oltre sei milioni di ettari di terre sottratte a migliaia
di colombiani dal 1985. Era un’esponente di spicco anche della ‘Ruta Pacífica de las
Mujeres’, un’organizzazione femminile impegnata per una soluzione politica negoziata
della guerra. L’omicidio di Ana Fabricia è avvenuto a tre giorni dall’attesa promulgazione
di una nuova legge, la ‘Ley de Víctimas y Restitución de Tierras’, mirata a risarcire
le vittime del conflitto: alla cerimonia, prevista venerdì, assisterà anche il Segretario
Generale dell’Onu, Ban Ki-moon.