2011-06-06 10:59:31

Le donne africane meritano il Nobel: la campagna del Cipsi e di Chiama l'Africa


Grande consenso ha suscitato la campagna, presentata mercoledì 25 maggio a Roma, per l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace 2011 alle donne africane. La campagna - promossa dal Cipsi, il Coordinamento di associazioni di solidarietà internazionale, e dall'onlus "Chiama Africa" - ha come obiettivo riconoscere e valorizzare il ruolo trainante delle donne in Africa. “L'Italia sostiene incondizionatamente questa candidatura - ha sottolineato il sottosegretario italiano agli Esteri, Stefania Craxi - Le donne hanno nelle loro mani il destino del continente e i tempi sono ormai maturi per un gesto che testimoni''. Salvatore Cernuzio ne ha parlato con il presidente del Cipsi, Guido Barbera:

R. - Vogliamo mettere in risalto le donne del quotidiano, le donne che nei villaggi vanno a coltivare il piccolo pezzetto di terra per avere i pomodori da vendere al mercato e raccogliere quei pochi spiccioli necessari a garantire la sopravvivenza delle persone. Quelle donne che vanno a fare chilometri e chilometri di strada per portare l’acqua ai loro bambini, alla loro famiglia. Sono i miracoli veri di come si garantisce la sopravvivenza di un popolo, ma anche di come insieme si affrontano i problemi. Noi abbiamo pensato di lanciare questa campagna per avere modo di parlare di queste esperienze, per renderci conto che oggi è possibile una nuova cooperazione. Per questo abbiamo candidato la collettività delle donne africane: non una, non due, non un’associazione, una rete di donne, ma tutte quante.

D. – Anche l’anno scorso si era parlato di una candidatura delle donne africane al Premio Nobel per la Pace 2010...

R. – Noi, per la prima volta quest’anno, abbiamo presentato la candidatura. L’anno scorso l’abbiamo utilizzato come un anno di preparazione, di confronto con le associazioni delle donne africane, di costruzione del percorso. Nel febbraio scorso, è stata presentata la candidatura che da qualche settimana ha avuto anche un contributo dalla Direzione generale della cooperazione allo sviluppo, con un progetto di educazione e di informazione, che ci permetterà di realizzare molti eventi, non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. Arriveremo a settembre con un mese di grande attività qui in Italia, un momento di incontro del mondo dell’economia, del lavoro, dell’imprenditoria con le donne africane, ma soprattutto con il tentativo di costruire, tramite un social network, delle vere relazioni. Se il milione di euro del Premio Nobel arriverà, sarà semplicemente un piccolo strumento per migliorare la tutela dei diritti delle donne, migliorare la salute delle donne, unitamente alla promozione di microimprenditoria.

D. – Come è possibile sostenere la campagna?

R. – La si può sostenere con un semplice gesto di sottoscrizione, tramite il sito e come tutte le azioni che si fanno abbiamo anche bisogno di risorse per poter realizzare le attività, il percorso e attraverso il sito è possibile versare dei contributi. (ma)







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