Germania: cattolici ed evangelici per un impegno contro l'Aids
Maggior impegno contro l’Aids: lo hanno chiesto l’opera assistenziale cattolica Misereor
e l’omologo Servizio evangelico per lo Sviluppo (Eed) in un comunicato diffuso ieri
in vista del vertice Aids dell’Onu, in programma dall’8 e al 10 giugno. “Oltre dieci
milioni di persone continuano a non ricevere i trattamenti necessari contro l’immunodeficienza”
ha affermato Claudia Warning, del direttivo Eed. Nonostante i “successi tangibili”
riportati, “nel 2009 sono morti oltre 1,8 milioni di persone a causa dell’immunodeficienza,
perché le risorse disponibili erano insufficienti e in molti posti le medicine sono
troppo care”, ha riferito Martin Bröckelmann-Simon, direttore di Misereor, aggiungendo
che “la Hiv è ancora correlata alla povertà e all’emarginazione”. I rappresentanti
delle organizzazioni - riferisce l'agenzia Sir - hanno sottolineato che da parte dei
governi occorrono “azioni a livello politico e finanziario. Solo così è possibile
contrastare efficacemente la diffusione globale dell’Aids”. “Anche le Chiese devono
sempre ribadire la propria responsabilità”, ha aggiunto Warning: “Pertanto, anche
in futuro Eed e Misereor continueranno a dare il proprio contributo, sostenendo le
Chiese e altri partner nel loro lavoro contro l’Aids”. (R.P.)