Conclusa la prima fase della Visita apostolica nella Chiesa irlandese, sullo sfondo
degli abusi del clero sui minori
Si è conclusa, secondo le scadenze previste, la prima fase della Visita apostolica
nelle quattro diocesi metropolitane della Chiesa irlandese, sullo sfondo della vicenda
degli abusi commessi sui minori dal clero locale. La Visita, iniziata nel novembre
scorso, era stata annunciata da Benedetto XVI nella sua Lettera pastorale ai cattolici
d’Irlanda. I particolari nel servizio di Alessandro De Carolis:
L’intento,
aveva affermato Benedetto XVI nella sua Lettera, era quello di “aiutare la Chiesa
locale nel suo cammino di rinnovamento”. E secondo questo spirito si sono mossi i
quattro visitatori apostolici, che nei mesi scorsi si sono recati nei seminari e negli
istituti religiosi irlandesi, trovando – afferma un comunicato ufficiale – una “collaborazione”
che ha consentito uno svolgimento del lavoro “molto proficuo”. Nella sostanza, informa
la nota, i visitatori nominati da Benedetto XVI hanno verificato tre aspetti: se i
rapporti reciprocamente esistenti fra le varie componenti della Chiesa locale, i seminari
e le comunità religiose, “siano tali da sostenerle nel cammino di profondo rinnovamento
spirituale già perseguito dalla Chiesa in Irlanda”, quindi l’efficacia delle procedure
attualmente seguite nel rispondere ai casi di abuso e, terzo, le forme di assistenza
attualmente offerte alle vittime.
Mentre ai quattro arcivescovi metropoliti
“va – si legge – il più sincero ringraziamento da parte del Santo Padre”, il comunicato
informa che i Rapporti stilati dagli inviati papali, consegnati ai competenti dicasteri
della Santa Sede, sono stati –“singolarmente e poi nel contesto di appositi incontri
interdicasteriali” – oggetto di una prima e costruttiva valutazione. Le decisioni
scaturite da questi incontri sono state sintetizzare in quattro punti. Per ciò che
concerne le diocesi e i seminari irlandesi, la nota ufficiale afferma che “la Congregazione
per i Vescovi e la Congregazione per l’Educazione Cattolica non prevedono altre Visite
apostoliche”. Ciò perché, si spiega, i Visitatori, incontrando diverse realtà e persone,
tra cui i vescovi suffraganei, “hanno potuto configurare un quadro sufficientemente
esaustivo della situazione della Chiesa irlandese riguardo agli ambiti dell’indagine”.
Da parte loro, la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di
Vita Apostolica ha analizzato le risposte ai questionari inviati a tutti gli Istituti
con case religiose in Irlanda. “Secondo quanto previsto dalla metodologia adottata
– si asserisce – seguiranno visite in loco ad alcune realtà religiose”.
Inoltre,
nei prossimi mesi, i dicasteri competenti – sottolinea il comunicato – “daranno indirizzi
ai Vescovi per il rinnovamento spirituale delle diocesi e dei seminari, mentre la
Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica
lo farà con gli Istituti religiosi”. Infine, si conclude, “per gli inizi del 2012
la Santa Sede renderà nota una sintesi complessiva con i risultati e le prospettive
evidenziate dalla Visita, in vista anche della missione a livello nazionale annunciata
nella menzionata Lettera del Santo Padre”.