Presto in Terra Santa un nuovo monastero benedettino
Sta per sorgere un nuovo monastero a Tabgha, in Terra Santa, grazie all’intervento
dell’associazione caritativa "Aiuto alla Chiesa che Soffre" (Acs). Si tratta di una
struttura moderna, confortevole e soprattutto antisismica, in cui trasferire i monaci
custodi della chiesa della Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci, sulle rive del Mar
di Galilea, che attualmente risiedono in una struttura risalente agli anni '50 situata
in un’area ad alto rischio terremoti, all’inizio della Valle del Giordano. L’agenzia
Zenit riferisce di un progetto che sarà ultimato entro ottobre e che uno dei membri
della comunità benedettina tedesca che vive lì, Jeremias Marseille, descrive come
“non solo una casa, ma un chiostro in cui la vita monastica possa crescere e un luogo
di ritiro e riflessione in cui accogliere anche pellegrini e turisti che possono arrivare
fino a cinquemila al giorno”. Ma certamente sarà l’oratorio “il cuore del nuovo monastero”,
un luogo tranquillo per pregare per la pace, ancora lontana in Medio Oriente. Il nuovo
edificio è un progetto comunitario dell’Associazione tedesca di Terra Santa e dei
Monaci benedettini, priorato dipendente dall’Abbazia della Dormizione sul Monte Sion
a Gerusalemme e nascerà sulla chiesa costruita nel 1982, a sua volta eretta sul sito
di una chiesa bizantina distrutta nel 614 dai persiani, che si fregia di un pavimento
in mosaico del V secolo e della più antica testimonianza scritta dei dintorni, risalente
al IV secolo. (R.B.)