Incontro cristiano-islamico: nelle scuole anche l’insegnamento di altre tradizioni
religiose
Al termine dell’incontro, tenutosi nei giorni scorsi a Torino, i delegati delle Conferenze
episcopali per i rapporti con i musulmani in Europa hanno espresso, nel comunicato
finale, la loro attenzione nei confronti di varie “iniziative che stanno sorgendo
in seno alle comunità musulmane”. Iniziative – si precisa nel documento - finalizzate
a fornire ai propri responsabili religiosi, imam e insegnanti, “una formazione teologica
e culturale adeguata a svolgere con efficacia il loro ruolo religioso in contesto
europeo”. La Chiesa auspica che tali proposte, inclusa l’istituzione di cattedre di
Teologia Islamica nelle università, “possano essere organizzate, con i dovuti adattamenti,
secondo lo schema giuridico dei rapporti esistenti tra Stato e Chiesa”. In questa
prospettiva, la Chiesa vede in modo positivo che l’insegnamento confessionale della
religione nella scuola pubblica “possa includere anche altre tradizioni religiose,
tra cui l’islam, tenendo fermi i requisiti previsti nei diversi Stati”. Nel comunicato,
diffuso al termine dell’incontro promosso dal Consiglio delle Conferenze episcopali
d’Europa (Ccee), si ricordano anche “le espressioni di desiderio di democrazia, di
libertà, di appello al rispetto della dignità della persona di cui si fanno promotori
i giovani dei vari Paesi arabi in questi mesi di forte cambiamento politico”. Si auspica
che il processo in corso possa condurre “ad una piena acquisizione del diritto alla
libertà religiosa in tali Paesi, in modo che anche gli arabi cristiani possano godere
in modo sostanziale di tale libertà nel quadro di una reale cittadinanza egualitaria”.
La Chiesa cattolica segue infine con interesse “le dinamiche dell’inserimento dei
residenti e dei cittadini di religione musulmana nel contesto europeo, sia a livello
individuale sia comunitario”. Si tratta di un processo complesso e non privo di contraddittorietà
– si legge nel comunicato - in cui emerge la sfida “della progressiva inculturazione
dell’islam in Europa, con la conseguente manifestazione della sua dimensione più prettamente
religiosa e morale, piuttosto che politica”. (A.L.)