2011-06-03 13:59:40

Amazzonia: la Commissione pastorale della terra denuncia quattro omicidi di ambientalisti


In Amazzonia, quattro omicidi hanno colpito nell’ultima settimana chi si batte per la tutela della grande foresta sudamericana. “Sono caduti – ha fatto notare la Commissione pastorale della Terra (Cpt), secondo quanto riporta la Misna – quattro difensori dei diritti dei contadini e della foresta grazie al potere della persistente impunità”. In un contesto dove si verificano ancora episodi di lavoro in forma di schiavitù, di occupazioni illegali di terre, di sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, i grandi latifondisti, o ‘fazendeiros’, sono sospettati di pagare i sicari che eliminano attivisti come Adelino Ramos (ucciso nello Stato brasiliano di Rondonia), o José Claudio Ribeiro da Silva, che con sua moglie Maria do Espirito Santo difendeva i raccoglitori di caucciù (‘serigueiros’) del Parà. Secondo la Cpt sono 125 le persone minacciate di morte, di cui è stato consegnato un elenco alle autorità. In questo contesto, è stata approvata dalla Camera (e dunque rinviata al Senato) una riforma del codice forestale del 1965, che abbatte i limiti della ‘frontiera agricola’ amazzonica. “Non sono contrario all’estensione della ‘frontiera agricola’ - spiega Marcos Nunes, docente di Geografia politica all’Università del Minas Gerais – ma al modo in cui questa viene ampliata senza il controllo da parte del governo federale”. Il professore elenca anche quelli che, a suo parere, sono i rischi maggiori: “la perdita di bio-diversità, la riduzione della copertura vegetale, importante come regolatore climatico su scala mondiale, l’aumento degli effetti collegati all’erosione del suolo con la riduzione della capacità di trasporto delle acque dei fiumi”. (D.M.)







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