2011-06-01 14:57:50

La procura di Roma dispone il dissequestro di un deposito dello Ior. Padre Lombardi: Ior corretto


In Italia, il procuratore aggiunto di Roma Nello Rossi e il pm Stefano Rocco Fava hanno disposto il dissequestro di un deposito dello Ior (Istituto per le Opere di Religione) di 23 milioni di euro su un conto del Credito Artigiano, che lo scorso settembre il gip Maria Teresa Covatta aveva 'congelato' nell'ambito dell'inchiesta che vedeva indagati il presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, e il direttore generale, Paolo Cipriani, per violazione della normativa antiriciclaggio. Accogliendo l'istanza presentata il 20 maggio scorso dalla difesa degli indagati, la procura di Roma ha preso atto che negli ultimi cinque mesi "si sono verificati rilevanti mutamenti sul piano normativo ed istituzionale che hanno ridisegnato il contesto entro cui occorre valutare la permanenza o meno delle ragioni poste a base del decreto di sequestro preventivo dei 23 milioni di euro". Il primo aprile scorso – ricordiamo – è entrata in vigore la nuova Legge vaticana sulla prevenzione e il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo, pubblicata il 30 dicembre 2010 assieme alla Lettera Apostolica "Motu Proprio" di Benedetto XVI sullo stesso argomento.

E rispondendo alle domande dei giornalisti, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi ha detto che "la Santa Sede apprezza la revoca del sequestro dei fondi dello IOR, disposta dalla Procura di Roma, perché conferma la correttezza con cui vuole operare lo IOR e la serietà dell’impegno con cui la Santa Sede, nell’aderire pienamente agli standard internazionali per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali in campo finanziario, ha costituito tra l’altro l’Autorità di Informazione Finanziaria, dotandola di qualificate professionalità e di adeguati poteri per proseguire con decisione e coerenza il processo avviato".








All the contents on this site are copyrighted ©.