Il tema della droga al centro dell'Incontro delle diocesi di frontiera di Brasile,
Uruguay e Argentina
Si è aperto ieri nella città uruguayana di Rivera, al confine con il Brasile, il XXVI
Incontro delle diocesi di frontiera, dedicato quest’anno al tema della droga. Ad organizzare
quest'anno la riunione, in corso fino a domani, è stata la diocesi di Tacuarembó.
Alla Messa di apertura, celebrata nella parrocchia dell’Immacolata Concezione, hanno
preso parte - riferisce l'agenzia Fides - anche autorità locali e membri della Commissione
nazionale delle droghe. Presenti ai lavori cinque Vescovi e delegazioni di Argentina,
Brasile, Uruguay. Le relazioni guida sono state affidate al responsabile tecnico Santiago
Fielitz e a padre Gustavo Larrique. A seguire una tavola rotonda con la presentazione
di diverse esperienze sul campo. Gli Incontri delle diocesi di frontiera hanno avuto
inizio nel dicembre 1991 nella città di Bella Union, in Uruguay, per iniziativa di
due sacerdoti, padre Francisco Barbosa e padre Augusto, allora vicario pastorale della
diocesi di Uruguaiana (che si trova in Brasile). Incoraggiati dalla realtà del Mercosur
(Mercato comune dell’America meridionale) e dalla consapevolezza che i confini sono
linee sempre più sottili, i partecipanti iniziarono a riflettere sulle situazioni
comuni che interessavano aree geografiche vicine, anche se appartenenti a Stati e
diocesi diverse, con la possibilità di esprimersi liberamente e di impegnarsi per
la comune risoluzione dei problemi più urgenti. (R.G.)