Filippine: storia, cultura e religione necessarie per costruire la pace a Mindanao
La pace nelle Filippine Sud non è solo una questione di “negoziati politici”, ma “necessita
di uno sforzo che coinvolga e consideri la storia, la cultura, la religione di tutti
gruppi sociali presenti nell’area: cristiani, musulmani e indigeni lumad”: è quanto
rimarca in un colloquio con l’agenzia Fides padre Sebastiano D’Ambra, missionario
del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime), impegnato da 30 anni nel dialogo interreligioso
nelle Filippine Sud. Padre D’Ambra, fondatore del movimento per il dialogo “Sislsilah”
e del “Villaggio dell’Armonia”, dove vivono insieme cristiani e musulmani, ha organizzato
di recente a Zamboanga City un incontro per approfondire “le molteplici prospettive”
sul conflitto di Mindanao, la grande isola delle Filippine meridionali dove da oltre
trent’anni si registra la ribellione di movimenti islamici. “Non c’ è in ballo solo
il negoziato politico fra governo e Moro Islamic Liberation Front (Milf), il maggiore
gruppo islamico impegnato nei colloqui di pace con il governo. Occorre soprattutto
pensare al contesto culturale, entro cui calare un accordo politico, che contempli
le diverse posizioni e sensibilità locali e che faccia progredire dal basso il cammino
verso la pace”, spiega il missionario. Padre D’Ambra rileva “un clima favorevole e
un vento nuovo, che spira da quando c’è al governo il presidente Benigno Aquino”,
ma rimarca le difficoltà esistenti: “la corruzione e la radicata struttura dei clan
che imperano a Mindanao possono costituire seri ostacoli”. Il dibattito attuale è
incentrato sulle prossime elezioni politiche nella Regione Autonoma di Mindanao Musulmana.
Il voto sarebbero fissato nel prossimo agosto, ma il governo intende rimandarlo al
2013 per cercare, in un biennio, di intervenire preventivamente su fenomeni quali
la corruzione, il nepotismo, il voto di scambio, il dominio dei clan. Il rinvio, però,
non è gradito ad alcuni gruppi e poteri locali. I punti chiave dei negoziati fra Manila
e il Milf (l’ultima sessione si è tenuta due mesi fa in Malaysia, dopo due anni di
interruzione) sono: la sicurezza, la sovranità sul territorio, l’autodeterminazione,
i programmi di sviluppo economico nella regione. (R.P.)