Cresce la tensione in Yemen e l'escalation è segnata dal numero delle vittime: solo
ieri hanno perso la vita 20 manifestanti a Sanàa e Taez, dove si sono dati battaglia
per tutta la giornata esercito e oppositori del regime di Saleh. Preoccupato per la
situazione nel Paese, è intervenuto ieri il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon,
che ha chiesto un immediato cessate il fuoco. Intervento anche del capo della diplomazia
europea, Ashton, che ha condannato con fermezza l'evolversi della crisi, ritenendo
''inaccettabili la repressione del regime e le violazioni dei diritti umani''.
Ma
cosa differenzia le proteste e le violenze nello Yemen da quelle che si sono avute
in altri Paesi come ad esempio l’Egitto? Francesca Sabatinelli lo ha chiesto a Francesco
Zannini, ordinario di islam contemporaneo al Pisai: