Tornare a crescere: l’indicazione del governatore di Bankitalia nella sua relazione
annuale
Tornare alla crescita. Il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, lascia questo compito
all'Italia nella sua ultima relazione annuale. Draghi, infatti, è stato designato
alla guida della Bce. Il numero uno di via nazionale traccia un quadro di un’Italia
in declino, con una crescita ridotta al lumicino, con un debito pubblico ancora troppo
alto e con la necessità di fare le riforme. Un declino, però, viene rimarcato, che
non è ineluttabile, ricordando che “ciò che può unire è più forte di ciò che divide”.
Draghi sottolinea che “occorre sconfiggere gli intrecci di interessi corporativi che
in più modi opprimono il Paese. È questa una condizione essenziale per unire solidarietà
e merito, equità e concorrenza, per assicurare una prospettiva di crescita al Paese”.
Dunque bisogna anticipare a giugno la manovra economica, che comunque dovrà avere
tagli selettivi per evitare di deprimere la crescita. In sostanza non si possono ridurre
gli investimenti o aumentare le entrate, ma va ridotta allora la spesa che serve alla
gestione pubblica “di oltre il 5% in termini reali nel triennio 2012-14”. Altro nodo,
se l’Italia vuole davvero ripartire, è la riduzione del carico fiscale, sul lavoro
e sulle imprese. (A cura di Alessandro Guarasci)