Mons. Crociata: cattolici in politica uniti sui valori anche se in partiti diversi
I cattolici in politica non si facciano fagocitare dalle logiche conflittuali interpartitiche,
ma devono far agire la logica del confronto costruttivo. Lo ha detto il segretario
generale della Cei, mons. Mariano Crociata, intervenendo al convegno “cattolici a
confronto” questa mattina alla Camera. Per i parlamentari d’ispirazione cristiana
è indispensabile ritrovare un’unità sul terreno dei contenuti. Il servizio di Alessandro
Guarasci:
Sembra lontano
il tempo del partito unico dei cattolici. D’altronde lo stesso segretario generale
della Cei, mons. Mariano Crociata, afferma che “la presenza dei
cattolici nei vari partiti è una scommessa e una chance affinché la politica prenda
la piega di un concorso costruttivo e non lacerante, alla ricerca del bene comune
e non solo di quello di una parte. L’interesse di parte non può oscurare la visione
e la ricerca del bene generale”:
“L’unità è sui valori, ma i valori
non vivono disincarnati hanno bisogno di un contesto di relazioni di vissuto che nella
Chiesa ha riferimento, poi, capace di tessere una trama sociale più vasta degli stessi
confini che l’appartenenza ecclesiale in ogni caso indica”.
No però
alla conflittualità, perché la dottrina sociale della Chiesa ci insegna che solo col
dialogo si può costruire. Ed ancora. Per mons. Crociata “è un errore interpretare
la tensione vitale tra fede e scelte con le categorie di privato e pubblico, come
se la fede non incidesse su tutti i tipi di scelta o lo facesse solo su alcuni di
essi”. D’accordo Giuseppe Pisanu, senatore del Pdl:
“Non
si potrebbe altrimenti affrontare una delle questioni cruciali che bruciano oggi in
Italia: la questione morale”.
Per Pisanu sì a un partito che incarni
i valori cristiani, ma per contare deve essere numeroso. Secondo il deputato del Pd
Giuseppe Fioroni non c’è bisogno di un ennesimo partito, questa
volta dei cattolici:
“Saper trovare quel comune sentire di valori che
150 anni fa consentì all’Italia di diventare unita e oggi ci deve consentire di uscire
dalla crisi in cui ci troviamo”.
Comunque il vicepresidente della Camera
Rocco Buttiglione, dell’Udc, è convinto che serva maggiore rappresentatività:
“Un
partito in questo momento forse è troppo. Se parlassimo di un movimento? Un movimento,
in cui convergono cristiani già impegnati in politica e cristiani ancora non impegnati
in politica”.
Su una cosa sono tutti d’accordo: la dottrina sociale
della Chiesa può contribuire alla rinascita del Paese.