2011-05-27 14:43:42

La Pastorale universitaria di Roma ricorda Giovanni Paolo II


Una serata per ricordare un amico speciale diventato beato da poco, e per festeggiare 20 anni di presenza dell’ Ufficio per la Pastorale universitaria nella diocesi di Roma. “Il desiderio di sentirvi vicini. Giovanni Paolo II e gli universitari” il tema dell’ evento organizzato dall’ Ufficio diocesano per la Pastorale Universitaria che si è svolto ieri sera al Teatro Argentina di Roma. Un incontro dove si sono susseguite immagini, testimonianze, emozioni per il nuovo beato che è stato il promotore principale della nascita dell’Ufficio di pastorale universitaria. Tantissimi i giovani presenti, che hanno voluto, ancora una volta, dare una dimostrazione di profondo affetto al compianto pontefice. “Giovanni Paolo II - ha spiegato don Andrea Manto direttore dell’ Ufficio per la Pastorale sanitaria della Cei - aveva il dono speciale di parlare al cuore delle persone. Andava oltre l’esperienza umana e questo nasceva dalla sua profonda fiducia nell’ uomo”. E poi i suoi tanti ricordi, tra cui quelli di una Giornata Mondiale della Gioventù vissuta a Cestokova in Polonia nel 1991, la gioia di quel popolo, la fratellanza tra i giovani del luogo e quelli arrivati da ogni parte del mondo solo per ascoltare le parole del Pontefice. Durante la serata si sono alternate testimonianze di giovani che hanno avuto l’opportunità di incontrarlo, come quella di Gianni Pietrantoni: “Io ho avuto la grande gioia di poterlo servire durante la Messa della Domenica delle Palme per diversi anni. Quando entrava nella sacrestia per prepararsi l’atmosfera diventava speciale. Soprattutto ricordo gli ultimi periodi quando era molto sofferente. Non nascondeva i limiti dettati dalla malattia, ma aveva uno sguardo vivo che ti entrava nell’ anima, con una luce particolare che solo la fede profonda ti può donare”. Nel corso della serata è stato presentato un filmato realizzato dal Medialab, della Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza Università di Roma, coordinato dal prof. Mario Morcellini. “In questo lavoro - ha raccontato il docente - abbiamo voluto raccogliere delle testimonianze di alcuni nostri universitari su Giovanni Paolo II. Perché questo Papa, con le Giornate Mondiali della Gioventù, i suoi frequenti viaggi, il Giubileo e le numerose encicliche, ha rivoluzionato il modo di comunicare la fede. Non più fatto privato, ma pubblico da manifestare a tutti, così come ci chiede la testimonianza del Vangelo.” E le conclusioni sono state fatte da mons. Lorenzo Leuzzi direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria, che ricordando le parole pronunciate dall’allora cardinale Ratzinger durante i funerali del compianto pontefice, ha invitato i giovani a non sentirsi mai soli nei momenti difficili, ma di affidare le proprie sofferenze a Giovanni Paolo II “Perché lui adesso, ci accompagna sempre con lo sguardo dalla finestra del cielo”. (A cura di Marina Tomarro)







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