Il cardinale Tauran in Corea del Sud: proseguire sulle vie del dialogo interreligioso
La visita del cardinale Jean Louis Tauran in Corea rappresenta “per la Chiesa coreana
un impulso a proseguire sulle strade del dialogo”: lo dichiara all'agenzia Fides mons.
Peter Kang, vescovo di Cheju e presidente della Conferenza episcopale della Corea,
tracciando un positivo bilancio della visita del porporato che si è conclusa oggi.
“In Corea abbiamo tradizionalmente ottimi rapporti con le altre comunità religiose.
La visita del cardinale conferma la bontà di questo nostro approccio. Inoltre dà un
segnale e lascia una impressione molto favorevole nelle altre comunità religiose,
che hanno espresso sentimenti di stima e riconoscenza verso la Chiesa cattolica per
questi passi”, spiega il vescovo, rimarcando che “tutta la stampa coreana ha riportato
con evidenza la notizia della visita, parlandone come di un evento molto positivo
per l’attenzione alle altre religioni”. Il cardinale Jean Louis Tauran e l’arcivescovo
Pier Luigi Celata, rispettivamente presidente e segretario del Pontificio Consiglio
per il Dialogo Interreligioso, erano giunti in Corea del Sud il 23 maggio scorso,
su invito della Commissione episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso.
La delegazione vaticana ha incontrato il presidente della Repubblica, il ministro
della Cultura e il direttore per gli Affari Religiosi. Incontrando il cardinale, il
presidente della Corea, Lee Myung Bak, ha espresso la speranza di piena libertà religiosa
in Nord Corea, mentre il porporato ha sottolineato che il tema dell’unificazione è
importante, ed è un cammino che si può realizzare attraverso amicizia, scambi culturali
e religiosi. Il cardinale Tauran e l’arcivescovo Celata hanno visitato il “Jogye Order”
(ordine rappresentativo del Buddismo coreano tradizionale), il Centro del Buddismo
Coreano e al Centro del Confucianesimo Coreano, concludendo la vista con la celebrazione
della Santa Messa al Santuario dei Martiri Coreani “Cheoldusan”.