Policlinico Gemelli: screening gratuito per i parenti di persone colpite da carcinoma
tiroideo
Il Policlinico Gemelli di Roma offrirà gratuitamente - il prossimo 28 maggio - uno
screening dedicato alle persone che hanno familiari colpiti da carcinoma tiroideo.
Le patologie legate alla tiroide sono in aumento: negli Stati Uniti il carcinoma tiroideo
è passato dal dodicesimo al sesto posto fra i tumori più frequenti. Ascoltiamo il
prof. Alfredo Pontecorvi, ordinario di endocrinologia della Cattolica e direttore
dell’Unità operativa di endocrinologia del Policlinico Gemelli, al microfono di Eliana
Astorri:
R. – Sabato
prossimo nei nostri ambulatori del centro integrato di malattie della tiroide presso
il Policlinico Gemelli offriremo l’opportunità ai parenti di pazienti affetti da tumore
maligno della tiroide di effettuare gratuitamente e a scopo preventivo una visita
endocrinologica e un’ecografica tiroidea. Il motivo è legato al fatto che una certa
percentuale di tumori differenziati della tiroide possiede una familiarità, cioè si
riscontrano più frequentemente nell’ambito familiare. Questo è un dato nuovo per i
tumori differenziati della tiroide poiché finora non vi si era posta la dovuta attenzione
ma man mano che si diagnosticano sempre più tumori della tiroide - e il tumore della
tiroide è fortemente in aumento, almeno come diagnosi, non sappiamo ancora se ci sia
un reale aumento come incidenza del tumore - si è visto che i familiari di chi ha
un tumore della tiroide hanno un rischio che va da 3 a 11 volte maggiore per lo sviluppo
di un altro tumore differenziato della tiroide.
D. – A cosa è dovuto
l’aumento di problemi alla tiroide fino poi ad arrivare al cancro?
R.
– Sicuramente a fattori ambientali, sicuramente alla soglia radioattiva, sicuramente
a contaminanti chimici ambientali e questi possono portare più che al cancro all’aumento
delle tiroiditi, cioè delle infiammazioni su base autoimmune della tiroide. Per quanto
riguarda il cancro si è notato invece effettivamente un aumento. Negli Stati Uniti
d’America il tumore della tiroide è passato dal dodicesimo al sesto posto dei tumori
più frequenti nell’uomo. Si ritiene che questo sia dovuto soprattutto a una migliore
diagnosi e più precoce diagnosi, poiché con l’ecografia e con il successivo ago aspirato
si riesce a diagnosticare il cancro della tiroide anche quando questo è ancora molto
piccolo, in noduli anche di pochi millimetri. Quindi c’è un aumento più dovuto a un
miglioramento delle capacità diagnostiche che un reale aumento di prevalenza del tumore.
Questo perlomeno è quello che si tende a ritenere. Per essere precisi e poter rispondere
meglio a questa domanda sarebbe opportuno iniziare a preparare e a sviluppare dei
registri dei tumori della tiroide che documentino i casi, li contino, ne elenchino
le caratteristiche e così avremo la capacità di dire se questo aumento che notiamo
tutti nei tumori della tiroide sia dovuto al fatto che li diagnostichiamo di più o
perché stanno aumentando davvero. (bf)