2011-05-26 15:49:55

Orissa: avvocati cristiani denunciano casi di false accuse di conversione


Due avvocati cristiani dell’Orissa hanno denunciato false accuse di conversione dall’induismo nel villaggio di Bada Saara Sahi, vicino a Khurda. L’8 maggio tre uomini sono stati arrestati in base all’accusa di praticare conversioni forzate nel villaggio. Altre 55 persone sono state arrestate il 22 e il 23 maggio in episodi collegati al primo avvenimento. Manas Ranjan, attivista di diritti umani, e Rasmi Ranjan Jena, hanno condotto un’inchiesta sul posto. Accuse di proselitismo o di conversioni forzate – ricorda AsiaNews - vengono spesso rivolte dalle organizzazioni militanti indù contro i cristiani. Le campagne contro le conversioni forzate sono alla base di molte violenze contro i cristiani, e sono all'origine anche dei pogrom contro le istituzioni cristiane nell'Orissa nel 2007 e nel 2008. Secondo l’accusa gli arrestati, insieme ad altri, avrebbero cercato di convincere il denunciante e altre persone ad abbandonare il culto di dei e dee indù, e di abbracciare un’altra religione, che però non è specificata. Tutti gli accusati sono tribali, e considerati “intoccabili”. Gli accusati fanno parte di un’organizzazione anti-caste. Gli avvocati hanno parlato anche con il funzionario di polizia, a Khurda. Questi ha definito “false e frivole” le accuse di conversione; e ha dichiarato che “non c’è il coinvolgimento di nessun gruppo religioso”. La conclusione dell’inchiesta dei due avvocati è che le denunce provengano da membri delle caste superiori, che si oppongono alla lotta dei tribali e degli intoccabili contro le discriminazioni. Ma i due avvocati cristiani suggeriscono anche che si indaghi sul ruolo giocato in questo caso dal Rashtriya Swayamsevak Sangh (Organizzazione nazionale volontaria), il movimento militante dei radicali indù. (A.L.)







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