2011-05-26 14:46:15

Appello delle istituzioni europee: agire contro il fenomeno della scomparsa dei bambini


Ogni anno scompaiono centinaia di minori e il fenomeno in Europa è in crescita. In occasione della Giornata Internazionale dei bambini scomparsi, ieri la vicepresidente del Parlamento europeo con delega ai diritti dei minori, Roberta Angelilli, e il presidente di Missing Child Europe (Federazione europea per i bambini scomparsi e sfruttati sessualmente), Francis Jacobs, hanno lanciato un appello agli Stati membri affinchè rendano operative politiche concrete di lotta al fenomeno previste dalle istituzioni europee, che innanzitutto raccomandano di agire subito perché in caso di scomparsa di minore la velocità di intervento è determinante. Ma per capire di che fenomeno si tratti e delle concrete misure possibili Fausta Speranza ha intervistato la vicepresidente del Parlamento Europeo Roberta Angelilli:RealAudioMP3

R. – E’ un fenomeno in preoccupante aumento che coinvolge tantissimi bambini, migliaia di bambini. Ovviamente sono varie le categorie: ci può essere il bambino, l’adolescente che si allontana perché è in rotta con la famiglia, perché ha delle incomprensioni con la famiglia; tanti sono, per esempio, minori non accompagnati, quindi bambini che non hanno neanche i documenti d’identità o bambini rom; oppure ci sono tanti casi in cui i bambini scompaiono perché vengono rapiti o finiscono nelle reti della tratta degli esseri umani. Purtroppo è un fenomeno che si va estendendo sempre di più.

D. – Riguarda anche il discorso di genitori che, separati, sottraggono il minore per portarlo in un altro Stato o è un fenomeno diverso?

R. – E’ un fenomeno diverso, però, purtroppo, spesso è connesso, perché in alcuni casi ci sono litigi, bambini contesi e anche rapiti, sottratti, portati in un altro Paese membro. In altri casi, purtroppo, uno dei genitori rapisce e fa scomparire il bambino e possono accadere delle cose drammatiche. Questi bambini non vengono più ritrovati e forse vengono uccisi. Quindi, è un fenomeno molto complesso sia da un punto di vista sociale sia ovviamente da un punto di vista criminale.

D. – L’iniziativa del Parlamento europeo è anche per portare avanti un impegno che, comunque, c’è. E’ stata istituita una linea telefonica, operativa però solo in 15 Stati e ci sono sistemi di allerta per i minori, operativi solo in 12 Stati. L’Unione Europea, dunque, che cosa sta facendo su questo?

R. – L’Unione Europea sta facendo tanto: innanzitutto ha reso obbligatorio da un punto di vista esecutivo sia il sistema dell’allerta rapido, sia il sistema di questi numeri verdi. Quindi, gli strumenti legislativi ci sono e ci sono anche i finanziamenti per sostenere queste iniziative. Purtroppo, però, molti Stati membri – la maggioranza – non hanno ancora adottato queste misure. Quindi, ieri, proprio in concomitanza con il 10.mo anniversario della Fondazione dell’Associazione Missing Children Europe, che si dedica a questi temi, proprio nel corso della Giornata internazionale sui bambini scomparsi, la commissaria Reding ha lanciato un grido d’allarme, ma soprattutto ha richiamato gli Stati membri alle loro responsabilità, che sono in realtà degli obblighi, perché sia il numero verde, sia il sistema di allerta rapido sono due sistemi obbligatori. Quindi, gli Stati membri devono, sono obbligati ad adottare sia il numero verde sia il sistema di allerta rapido. (ap)







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