Appello del dicastero per i Migranti: i governi si impegnino ad affrontare il fenomeno
della pirateria
I governi e le Organizzazioni internazionali “attivino tempestivamente gli opportuni
canali per riportare sani e salvi alle loro case i marittimi sequestrati”: è l’appello
lanciato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti,
dopo le recenti notizie di questi giorni sul dramma dei marittimi sequestrati dai
pirati. Il dicastero chiede ai governi che si “trovino soluzioni a questo problema”
agendo “sulle radici profonde del fenomeno, quali ad esempio l’ineguaglianza nella
distribuzione di beni tra i Paesi e lo sfruttamento delle risorse naturali”.
Anche
se gran parte degli attacchi sono registrati al largo delle coste della Somalia, si
legge nel comunicato del dicastero, “di fatto la pirateria rimane una sfida mondiale
che richiede una risposta globale, poiché il miraggio di guadagni facili e immediati
ha attratto anche le organizzazioni criminali internazionali”. Il Pontificio Consiglio
per i Migranti e gli Itineranti si rivolge anche agli armatori chiedendo che “adottino
misure” per garantire la sicurezza non solo della navi ma anche dei marittimi. Infine,
un accorato appello ai pirati “affinché mettano fine a tali azioni criminose, prendano
coscienza del grande dramma che provocano ai marittimi, e alle loro famiglie, e li
trattino con rispetto e umanità”.