“La popolazione in fuga dalla città si sta ancora muovendo verso sud” dice all’agenzia
Fides, padre Peter Suleiman, parroco di Abyei, la città alla frontiera tra nord e
sud Sudan, occupata dalla truppe di Khartoum lo scorso 21 maggio. “Il governo di Bahr
el Ghazal sta inviando degli automezzi per trasportare le persone che fuggono a piedi.
Da quello che so, finora non vi sono organizzazioni umanitarie sul terreno per aiutare
queste persone, che sono senza riparo sotto la pioggia, prive di cibo e medicine”.
“Ci sono circa 20mila persone totalmente prive di assistenza umanitaria” conferma
alla Fides mons. Roko Taban Mousa, amministratore Apostolico di Malakal. “Nessuno
sembra prestare attenzione al dramma di questa gente. Se questa situazione dovesse
protrarsi nel tempo, molte persone, specie bambini ed anziani perderanno sicuramente
la vita. Gli sfollati sono sotto la pioggia, senza alcun riparo, con il rischio della
diffusione di colera e malaria. È una situazione terribile che deve trovare una risposta
da parte di tutti”. (A.L.)