2011-05-25 14:57:16

Francia: grande veglia di preghiera a Notre-Dame


Una veglia per la vita, con il duplice obiettivo di chiedere, attraverso la preghiera, la grazia di un vero rispetto per l’essere umano e incoraggiandosi vicendevolmente nell’accogliere, proteggere e servire ogni vita umana, nelle differenti fasi della sua crescita. A distanza di un anno torna, nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi, la Grande veillée pour la vie organizzata dalle otto diocesi dell’Île-de-France (Parigi, Créteil, Évry-Corbeil-Essonnes, Meaux, Nanterre, Pontoise, Saint-Denis-en-France, Versailles). Domani sera, a partire dalle 20.30, si succederanno testimonianze (per rendere visibile l’impegno concreto dei cristiani nella tutela della vita, soprattutto nelle situazioni più delicate), la proclamazione del Vangelo, l’omelia dell’arcivescovo di Parigi, cardinale André Vingt-Trois, e un tempo di adorazione nel corso del quale verrà cantata una litania di intercessione alla Vergine. “Non è una cosa certa che tutti siano per la vita”, spiega mons. Eric de Moulins-Beaufort, vescovo ausiliare di Parigi, sul settimanale “Paris Notre-Dame”. Esistono infatti delle correnti di pensiero che “incoraggiano a considerare la vita umana come un fardello, e certe forze oscure presenti in ognuno di noi cospirano in tal senso”. Il presule fa sue le parole pronunciate l’anno scorso dal cardinale Vingt-Trois: “Noi dobbiamo auspicare e sperare che la nascita di un bambino sia vissuta come una benedizione, che la missione dei genitori possa essere una fonte di gioia e di pienezza, che i più generosi fra noi sappiano mobilitarsi per circondare e accompagnare fino alla fine tutti coloro che sono feriti dalla vita, colpiti dalla malattia, abbandonati dalla speranza”. L’invito dei vescovi dell’Île-de-France è rivolto in particolare ai bambini, ai giovani, e alle loro famiglie. Prima di essere un problema politico — sottolinea mons. de Moulins-Beaufort — il rispetto della vita umana è un atteggiamento che ci pone davanti a Dio creatore. “La nostra epoca ha tra le mani possibilità tecniche formidabili. Come impiegarle - si chiede il vescovo ausiliare di Parigi - al servizio della vita senza lasciarci affascinare dalle facilitazioni che esse aprono?” E’ un riferimento indiretto – sottolinea l’Osservatore Romano - anche all’esame del progetto di riforma della legge sulla bioetica, cominciato ieri sera con la seconda lettura nell’aula dell’Assemblea nazionale, dopo le discusse modifiche apportate in Senato. (A.L.)







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