Austria: per il cardinale Schönborn la presenza di cristiani immigrati è un dono per
l'Europa
La presenza di cristiani immigrati a Vienna e in altre grandi città è "un dono per
l'Europa": lo ha sottolineato il cardinale Christoph Schönborn domenica scorsa durante
la grande festa "Sono cristiano a Vienna" organizzata per gli stranieri cristiani
che vivono nella capitale austriaca. "L'Europa rischia oggi di perdere il Vangelo,
dimenticare le proprie radici", ha detto Schönborn, ripreso dall’agenzia Sir, aggiungendo
che "i cristiani che arrivano qui da altri continenti aiutano a far sì che il Cristianesimo
da noi non muoia, bensì abbia una nuova vita". Il cardinale ha ricordato il "carattere
pacificatore della fede comune condivisa": "Le persone di tutte le culture sono chiamate
nella Chiesa" che diventa perciò "segno di unità. Laddove la fede in Gesù Cristo viene
vissuta, le persone di culture differenti si incontrano come fratelli e sorelle" e
"le differenze non sono motivo di conflitto ma arricchimento". Tra gli organizzatori,
Johannes Gönner, rettore dell'Ufficio per le comunità di lingua straniera dell'arcidiocesi
di Vienna, ha evidenziato che un buon 20% dei cattolici a Vienna è costituito da immigrati.
Durante la festa, culminata in una messa in più lingue celebrata dal vescovo ausiliare
di Vienna, mons. Franz Scharl, sono state presentate le 31 comunità di lingua straniera
esistenti nella capitale austriaca, con contributi musicali e assaggi di specialità
gastronomiche delle varie nazioni degli immigrati. (R.P.)