2011-05-25 15:29:59

Assemblea dei vescovi italiani: centrale nel dibattito la questione della famiglia


“La fede incrollabile nella presenza di Dio nella storia” e “la viva coscienza della missione della Chiesa”. E’ partendo dal pensiero di San Gregorio VII, la cui memoria ricorre oggi, che il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i Vescovi, ha sottolineato la necessità di un “rinnovamento della comunione ecclesiale“. Nella Santa Messa nella Basilica di San Pietro, che ha aperto i lavori della terza giornata dell’Assemblea Generale della Cei, il porporato ha ribadito che “un episcopato più unito è anche un episcopato più credibile”. Gli orientamenti pastorali: “Educare alla vita buona del Vangelo” sono stati al centro della conferenza stampa, in mattinata, nell'atrio dell'Aula Paolo VI in Vaticano tenuta da mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e presidente della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l'annuncio e la catechesi. Massimiliano Menichetti:RealAudioMP3

L’apertura alla vita è un punto imprescindibile per poter poi parlare di sfide che riguardano l’educazione, l’accoglienza. Così in sintesi mons. Marcello Semeraro che ha tenuto la conferenza stampa del terzo giorno di lavori dell’Assemblea Generale della Cei. Architrave del suo intervento, la trasmissione della fede, l’incontro con Cristo. “Attraverso l’annuncio e la testimonianza - ha detto - si arriva all’incontro con il Signore” e citando l’enciclica di Benedetto XVI Caritas in Veritate ha rimarcato:

“La fede come trasmissione e comunicazione di verità, quindi l’elemento dottrinale della fede, ma anche la fede come fede vissuta, incarnata e testimoniata nello stile di una figura cristiana”.

Centrale nel dibattito di questi giorni il ruolo e la condizione delle famiglie:

"Il tema della famiglia è unanimemente riconosciuto come il tema emergente. Ovviamente noi parliamo della famiglia cristiana, soggetto d’introduzione alla fede e di accompagnamento, però anche loro vivono in affanno”.

Molte le problematiche che i vescovi stanno affrontando: dal ruolo dei nonni, dei padrini e madrine chiamati a trasmettere la fede, sostenendo le famiglie spesso schiacciate da impegni lavorativi; alle frontiere delle parrocchie, chiamate a rispondere ai cosiddetti ricomincianti, ovvero persone adulte che ritornano alla fede - e che non devono essere deluse nel desiderio del cuore - ai catecumeni:

“Sono adulti che domandano di diventare cristiani, il 50% di questi che domandano il battesimo, non sono più immigrati, sono ormai nativi”.

Tra le domande anche quella della sfida politica dei cattolici che mons. Semeraro ha rimandato ad altro momento, pur indicando sempre nella parrocchia quel crogiuolo in cui la formazione cristiana costruisce e determina i valori dell’essere umano. (ma)







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