2011-05-24 15:55:40

Plenaria Cei. Mons. Crociata: preoccupa il momento sociale dell'Italia


Dopo l’apertura di ieri pomeriggio in Vaticano, con la prolusione del cardinale Angelo Bagnasco, i vescovi della Cei sono impegnati oggi nella seconda giornata dell’assemblea generale, durante la quale hanno espresso preoccupazione per il momento che l’Italia sta vivendo, ma anche fiducia nella capacità di reagire della gente. Massima vigilanza, inoltre, sui possibili abusi di sacerdoti nei confronti di minori. Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

L’Italia sta vivendo un grave momento di conflittualità politica e il tema è stato affrontato anche nei lavori di questa mattina. Il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata:

“La preoccupazione per il momento che vive il Paese, soprattutto da un punto di vista sociale, la preoccupazione per le famiglie, per il lavoro e le emergenze che a questo si collegano”.

I vescovi hanno fiducia nella capacità di reagire della gente, ma chiedono anche che le istituzioni diano corpo a questa capacità. Altro tema, i possibili abusi di sacerdoti nei confronti dei minori. L’impegno della Cei continua a svilupparsi sulla linea di quanto già fatto in passato. Ieri, il cardinale Bagnasco ha annunciato che è al lavoro un gruppo interdisciplinare di esperti con l’obiettivo di “tradurre” per l’Italia le indicazioni provenienti dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Ancora mons. Crociata:

“Indicazioni, pratiche particolari, vogliono servire unicamente a far sì che le vittime siano prontamente ascoltate e accompagnate nella loro esigenza di essere tutelate e di essere sostenute a uscire da una situazione di così grave disagio”.

Massima fiducia, comunque, nelle migliaia di sacerdoti che svolgono con fedeltà il loro compito.

Come detto, dunque, ieri la plenaria dei vescovi italiani è iniziata con il tradizionale discorso di apertura tenuto dal cardinale Bagnasco. Nella prolusione, il presidente della Cei ha ribadito la condanna della Chiesa nei confronti di quei sacerdoti che si macchiano di abusi sessuali su minori, e ha affermato che “sull’integrità dei sacerdoti” non si “può transigere, costi quel che costi. Anche un solo caso, in tale ambito, sarebbe troppo”. Preoccupazione poi per il clima politico, ridotto, ha detto il cardinale, a litigio perenne. Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Il cardinale Bagnasco usa toni duri nei confronti di chi abusa dei minori: “Un’infame emergenza ancora non superata”, massima vicinanza alle vittime e alle famiglie:

“Quando poi i casi si ripetono, lo strazio è indicibile e l’umiliazione totale. Ma le ombre, anche le più gravi e dolorose, non possono oscurare il bene che c’è. Ancora una volta, quindi, noi vescovi confermiamo stima e gratitudine al nostro clero che si prodiga con fedeltà, sacrificio e gioia, nella cura delle comunità cristiane”.

Ma la Chiesa vuole intervenire: da oltre un anno infatti, su mandato della presidenza Cei, è al lavoro un gruppo interdisciplinare di esperti proprio con l’obiettivo di “tradurre” per l’Italia le indicazioni provenienti dalla dicastero per la Dottrina della Fede. Il porporato poi parla del clima politico in Italia: vi sono unilateralità e predominanze senza giustificazione.

“La politica che ha oggi visibilità è, non raramente, inguardabile, ridotta a litigio perenne, come una recita scontata e – se si può dire – noiosa”.

E anche la stampa si fa condizionare da questo clima, e riferisce i fatti in modo acritico. Comunque vi sono delle “arcate” che tengono in piedi il Paese. Serve quindi un soprassalto di responsabilità che privilegi il dialogo costruttivo. Bagnasco quindi annuncia che “la Chiesa si sta impegnando a formare aree giovanili non estranee alla dimensione ideale ed etica, per essere presenza morale non condizionabile”. Ne consegue che la legge sul fine vita può ottenere il più ampio consenso del parlamento, senza ulteriori ostacoli. E poi bisogna tutelare le famiglie, l’occupazione. “Vorremmo che niente rimanesse intentato per salvare o recuperare posti di lavoro – dice il cardinale – serve un’alleanza esplicita per il lavoro”. Insomma, bisogna che non venga meno la differenza tra il bene e il male, è necessario rifuggire dall’individualismo. Ma come non guardare anche alla Libia? L’ingerenza umanitaria ha causato gravissime perdite, anche tra i civili, e il cardinale Bagnasco chiede massima attenzione per gli immigrati. Anche se vi sono stati momenti d’incertezza, l’Italia può essere fiera di come ha accolto, e il comportamento degli abitanti di Lampedusa, definito “eroico” dal porporato. Infine, un ricordo di Giovanni Paolo II, a meno di un mese dalla beatificazione.

“Precisamente così Giovanni Paolo II si è comportato, cesellando la propria vita secondo la forma pasquale, e dimostrando a tutti che cosa può diventare l’esistenza di una persona quando si lascia afferrare da Cristo”.

Il cardinale Bagnasco ricorda come la santità per Giovanni Paolo II fu l’opzione su cui ha innestato le altre scelte.







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