Congo: il vescovo di Bondo denuncia nuove incursioni dei ribelli ugandesi
Non si fermano le violenze perpetrate dai guerriglieri dell’Esercito di Resistenza
del Signore (LRA) nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc). La denuncia
arriva da mons. Etienne Ung'Eyowun, vescovo di Bondo, in un breve dispaccio pubblicato
sul sito internet della Conferenza episcopale congolese. Nella nota ripresa dall'agenzia
Fides, il presule fa riferimento alle 18 persone rapite in un villaggio a 7 km da
Ango, lo scorso 19 maggio, e all’attacco contro un altro villaggio avvenuto il giorno
successivo. “Le condizioni di insicurezza derivano dal fatto che vi sono pochi soldati
dell’esercito regolare, mal armati e mal equipaggiati, mentre non sono presenti le
forze dell’Onu che sono dispiegate in altre regioni della Rdc. La popolazione ha dunque
paura e si raggruppa nei centri abitati più grandi, abbandonando i villaggi più esposti
alle incursioni dell’Lra” spiega mons. Ung'Eyowun. “Gli sfollati interni – aggiunge
il vescovo di Bondo - sono assistiti dalla Chiesa e da una decina di organizzazioni
umanitarie, che sono presenti ad Ango e in altre due località, e distribuiscono viveri
alla popolazione”. Un anno fa, il 24 maggio 2010, il Presidente statunitense Barak
Obama promulgava l’Lra Disarmament and Northern Uganda Recovery Act, che impegna gli
Stati Uniti ad aiutare le popolazioni dell’Africa centrale colpite dalle violenze
dell’Lra. “Ringrazio coloro che continuano a parlare del dramma provocato dall’Lra.
Occorre che la questa legge venga applicata nella sua interezza per mettere fine alle
sofferenze della popolazione” conclude mons. Ung'Eyowun. L’Lra è un gruppo di guerriglia
nato nella seconda metà degli anni ’80 del secolo scorso nel nord Uganda, che da alcuni
anni ha spostato le sue attività nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo,
nel sud-est della Repubblica Centrafricana e nel sud Sudan. Secondo l’Ufficio Onu
per il Coordinamento degli Affari Umanitari, nella sola parte nord-orientale della
Rdc vi sono circa 300.000 sfollati interni causati dalle violenze dell’Lra. (M.G.)