2011-05-23 15:34:18

Pakistan. La testimonianza di un sacerdote cattolico: “Il Paese è in mano ai talebani”


“L’estremismo prende piede senza che vi siano forze capaci di fermarlo” e le minoranze religiose, tra cui i cristiani, si trovano “annichilite e ridotte al silenzio”, anche se “in questo momento non sono il bersaglio preferito né significativo: lo sono, invece, i militari, le sedi del governo e gli uffici Nato”. È la drammatica testimonianza dal Pakistan di un sacerdote cattolico che vive a Faisalabad, padre Bonnie Mendes, che ha commentato alla Fides la situazione del Paese all’indomani del grave attacco a Karachi, dove i gruppi talebani hanno attaccato una base militare uccidendo 22 persone e prendendone molte in ostaggio. “Il Pakistan è ormai in mano ai talebani – ha proseguito – anche dopo la morte di Bin Laden sono divenuti sempre più forti e godono del consenso di buona parte dei cittadini. I gruppi non si sono scoraggiati o sfiduciati, anzi, hanno voluto dare una prova della loro forza e compattezza”. “I cittadini criticano l’atteggiamento del governo verso gli Usa, verso la Nato e verso l’intervento in Afghanistan affermando che la strategia si è rivelata fallimentare”, ha aggiunto padre Mendes. L’impressione, conclude il religioso, è che “non si riuscirà a fermarli se il consenso popolare che hanno crescerà e si dovrà, invece, cercare di dialogare con loro”. (R.B.)







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