Libia ancora raid Nato su Tripoli. A Bengasi la visita di Catherine Ashton
In Libia proseguono i raid aerei della Nato su Tripoli, mentre l’offensiva sferrata
ieri dai fedeli di Gheddafi contro i ribelli nella città di Zintan ha lasciato sul
terreno diverse vittime e feriti. Intanto è da poco giunto a Bengasi il rappresentante
della politica estera dell’Ue, Catherine Ashton. Cecilia Seppia:
Il porto
di Tripoli e la residenza bunker di Muammar Gheddafi sono anche oggi i principali
obiettivi dei bombardamenti Nato. Colpita in mattinata anche l’ area di Bab Al Aziziya,
come riferisce la tv di Stato. Da qui il governo continua inoltre a denunciare l’assedio
marittimo della Libia imposto dall’Alleanza Atlantica soprattutto dopo la distruzione,
nei giorni scorsi, di otto navi che però Tripoli ha definito non militari. A Zintan,
teatro ieri di una violenta offensiva delle truppe del rais contro i ribelli si contano
vittime e feriti, ma un portavoce degli oppositori assicura: “resisteremo e siamo
pronti a combattere per la libertà”. Scontri anche a Misurata, mentre oggi a Bengasi
è arrivata anche Cathrine Ashton, rappresentate della politica estera dell’Ue. “L’Europa
– ha detto – sosterrà la ribellione libica non solamente ora ma fino a quando il popolo
lo vorrà”. Qui nella città roccaforte degli insorti la Ashton inaugurerà un ufficio
di rappresentanza. “E' un segnale forte dell’Ue – ha aggiunto che passa dalle parole
ai fatti”. Un sostegno quello delle potenze occidentali, ha ribadito il capo
del Consiglio nazionale transitorio, Abdul Jalil, che il Cnt chiede soprattutto per
la sicurezza delle frontiere. E proprio oggi, a sorpesa, sui siti jihadisti spunta
fuori un nuovo audio messaggio di Al Zawairi, numero due di Al Quaeda che mette in
guardia la popolazione in Libia: “la Nato – dice- non è un’organizzazione
di buona volontà, ma uno strumento delle potenze egemoniche, che punta a porre fine
al regime di Gheddafi, usurpando le ricchezze del Paese”.