2011-05-21 14:40:17

Messaggio della Comunione anglicana per la Conferenza sui cambiamenti climatici di Durban


Dal 28 novembre al 9 dicembre gli occhi del mondo saranno puntati sul Sud Africa, esattamente su Durban, dove negoziatori e leader politici di tutto il pianeta si riuniranno in occasione della diciassettesima Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. In vista di questo importante evento - riferisce L'Osservatore Romano - la Comunione anglicana ha diffuso un messaggio nel quale si lancia un appello affinché tutti partecipino. L’appuntamento è ritenuto fondamentale perché ha come obiettivo quello di raggiungere un accordo legalmente vincolante sui cambiamenti climatici che succeda al Protocollo di Kyoto. «Con i programmi provinciali diocesani che riguardano la Comunione in particolare nel sud del mondo, i quali devono sempre più prevedere una risposta all’impatto dei cambiamenti climatici nella missione locale — si legge nel messaggio — si auspica che i Governi assumano impegni fermi e urgenti per ridurre le emissioni di carbonio». In Sud Africa la comunità anglicana ha già avviato una serie di iniziative volte a ridurre le emissioni di gas e nel pieno rispetto per l’ambiente. Nella diocesi di Natal, i parrocchiani della chiesa di San Giovanni Battista di Pinetown hanno realizzato un giardino con piante locali senz’acqua come una specie di «polmone verde» nella loro zona. Hanno costituito impianti per il riciclaggio e creato un orto nel terreno della chiesa per dimostrare come una piccola area possa essere utilizzata per produrre cibo. «La Comunione anglicana dell’Africa meridionale — ha spiegato il reverendo Andrew Warmback — sta svolgendo un ruolo fondamentale nel mobilitare le proprie e le altre comunità di fede perché si uniscano nello sforzo per influenzare i Governi affinché prendano precisi impegni a Durban». Attraverso le reti locali di gruppi ambientalisti e attivisti, la diocesi di Natal, incoraggiati dal vescovo, Rubin Phillip, è solo una delle diocesi dell’Africa meridionale dove gli anglicani vengono educati e spronati a intraprendere iniziative per rendere «verde» la loro parrocchia promuovendo piccoli orti biologici e, a un livello più ampio, a partecipare ad azioni ecumeniche e interreligiose. La comunità anglicana del Sud Africa è membro fondatore dell’Istituto per l’ambiente delle comunità di fede dell’Africa meridionale (Safcei), che lavora con persone di altre chiese e di altri gruppi religiosi per rendere il mondo ecologicamente sostenibile. «Safcei — prosegue il testo — ha tutte le carte in regola per guidare la comunità di fede nei loro impegni affinché i Governi del mondo riflettano sulle implicazioni morali ed etiche dei negoziati della Conferenza, e non tengano conto dei propri ristretti interessi finanziari e diplomatici. Occorre un approccio radicalmente diverso alla politica mondiale, se il pianeta terra come la conosciamo deve essere salvato per l’umanità». (R.P.)







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