Si sposta attorno alla stazione centrale ferroviaria Renfe, a Madrid, la protesta
degli indignados, i giovani spagnoli che da giorni chiedono una riforma della società
e della politica, alla vigilia della tornata elettorale di domenica. Giada Aquilino:
E’ convocata
alla stazione ferroviaria Renfe l’assemblea dei manifestanti madrileni che devono
stabilire come rispondere alla decisione della Giunta elettorale di vietare raduni
per domani, 'giornata della riflessione', in vista del voto amministrativo e regionale
di domenica: chi non rispetta il divieto rischia una sanzione amministrativa da 100
a 1.000 euro. Il premier Zapatero ha comunque assicurato che il ministero degli Interni
''applicherà'' la decisione ''correttamente''. Dopo Puerta del Sol a Madrid, la protesta
organizzata dal movimento M 15 - cioè 15 maggio, giorno in cui ha preso vita - si
è riaccesa anche a Barcellona, in piazza Cataluna, dove un migliaio di dimostranti
è sceso in strada contro la medesima risoluzione della Giunta elettorale. I giovani
spagnoli - mobilitati ormai in più di 50 città del Paese - invocano
una democrazia più diretta e denunciano il bipartitismo tra socialisti e popolari,
la collusione con i banchieri, la corruzione, nonché una disoccupazione generale
al 21%, che sale al 44% per i meno di 25 anni.