Russia: per frenare la crisi demografica il metropolita Ilarione invita a diffondere
la Parola di Dio
“Tutte le forze vive della società devono unirsi per arrestare l’estinzione della
popolazione e invertire la tendenza allarmante che ha prevalso in questi ultimi decenni.
La crescita demografica ha bisogno di essere stimolata a livello economico e finanziario
ma dipende anche dalla diffusione della parola di Dio”. Suonano come un duro monito
le parole del metropolita di Volokolamsk, Ilarione, presidente del Dipartimento per
le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, pronunciate nei giorni scorsi all’Assemblea
del Consiglio interconfessionale cristiano della Comunità degli Stati indipendenti
e dei Paesi baltici, svoltasi nella capitale russa. Nel suo intervento all’Assemblea
– di cui riferisce L’Osservatore Romano - dedicata al tema “Uno sguardo sul futuro,
il capitale umano. Mezzi per arrestare la crisi demografica”, il metropolita ortodosso
ha puntato il dito contro “la cultura di massa che si oppone apertamente ai valori
cristiani, nella misura in cui essa si poggia sul culto del successo, del consumo,
del piacere sfrenato, educando la società, e soprattutto i giovani, all’egoismo e
alla libertà eccessiva”. Ilarione ha poi ricordato quanto fossero numerose, fino
al XX secolo, le famiglie russe ed europee, indipendentemente dal loro reddito e stato
sociale. Oggi invece — ha osservato — tali nuclei sono una rarità. Cosa fare? “Innanzitutto,
occorre ricordare alle persone le verità morali, creare un clima e condizioni sociali
favorevoli alle famiglie numerose”, ha affermato Ilarione, ricordando iniziative di
sostegno realizzate in alcune parrocchie di Mosca. “L’aiuto sociale deve essere una
delle priorità del nostro lavoro parrocchiale e pastorale”, ha precisato il metropolita,
secondo il quale bisogna anche “imparare a tradurre il nostro messaggio positivo nella
lingua della cultura contemporanea”. “I valori positivi – ha concluso il responsabile
ortodosso - non devono essere più formulati come categorie astratte ma essere inseriti
nella trama della lingua dell’arte, del cinema, della musica e della pittura. Questo
modo di annunciare i valori positivi può non solo riabilitarli ma renderli anche più
facilmente assimilabili, dando loro una dimensione viva, esistenziale”. All’Assemblea
hanno partecipato — come riferisce il sito web della Chiesa ortodossa russa — anche
l’arcivescovo di Madre di Dio a Mosca, mons. Paolo Pezzi, e il capo del Dipartimento
per le relazioni esterne dell’Unione dei cristiani battisti evangelici di Russia,
Vitali Vlasenko, che assieme a Ilarione sono co-presidenti del Consiglio interconfessionale
cristiano. Nel suo discorso, mons. Pezzi ha sottolineato l’attualità del tema affrontato:
“Oggi — ha detto — proseguiamo il lavoro cominciato, con l’auspicio che questo comune
impegno apporti un contributo alla soluzione di un problema da cui dipende, senza
esagerazioni, la prosperità materiale e spirituale delle generazioni future dei nostri
Paesi e di tutta l’umanità”. (M.G.)