Giappone: visita sui luoghi del terremoto del vicario dell'Ispettoria dei salesiani
A circa due mesi dal terremoto che ha scosso il Giappone, il vicario dell’Ispettoria
giapponese, don Mario Yamanouchi, ha visitato alcuni dei luoghi più provati dalla
sciagura, compresa la città divenuta simbolo del pericolo nucleare, Fukushima. La
prima tappa, sabato 14 maggio, è stata la città di Fukushima, 220.000 abitanti, situata
ad appena 60 km ad ovest dalla centrale atomica gravemente danneggiata a seguito dello
tsunami. In città la radioattività è molto elevata (1,6 sievert) e la gente, che cerca
comunque di limitare al minimo gli spostamenti, quando è costretta a spostarsi da
casa deve sempre indossare una mascherina. Domenica 15 maggio, il salesiano si è spostato
a Shiogama – a circa 100 km da Fukushima – dove ha celebrato la messa dove ha incontrato
il salesiano coadiutore Francis Fukagawa, inviato dall’Ispettore del Giappone, don
Aldo Cipriani, con il compito di collaborare con la diocesi di Sendai nel coordinare
e sostenere i volontari che da tutta la nazione stanno giungendo per soccorrere la
popolazione. Nella tarda serata don Yamanouchi si è unito alla visita del card. Robert
Sarah, presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, inviato dal Papa in Giappone
per trasmettere alla popolazione la sua vicinanza e il suo affetto. Concludendo il
suo itinerario, don Yamanouchi ha visitato anche la città di Ishinomaki, che come
altre città della costa sembra essere una città fantasma, ricolma di macerie e invasa
dal cattivo odore. Il lavoro dei militari, circa 100.000 nella zona, è tuttavia instancabile
e in soli due mesi già si possono notare progressi importanti. “Chi visita posti come
questi cambia la propria visione della vita, della presenza dell’uomo nel cosmo” conclude
don Yamanouchi. (L.Z.)